In questa puntata: Nuoro dedica una mostra permanente al suo figlio scultore Francesco Ciusa negli spazi dell’ex tribunale. In tempi di crisi economica “Il nero intorno” è il tema scelto per l’ottava edizione di Marina Cafè noir, in programma nello storico quartiere cagliaritano dal 16 al 19 settembre. In un’intervista, Giacomo Casti, dell’associazione Chourmo, presenta i grandi nomi del festival e spiega le difficoltà di programmare il cartellone nell’incertezza dei finanziamenti pubblici. E’ dedicato ai festival e ai concorsi letterari il taccuino di Alessandra Piludu. Nella rubrica di Sergio Naitza, Mario Pischedda racconta il suo cinema ‘sub normale’.

Radioguida : n. 13

In questa puntata: in tempi di crisi economica, il Festival “Corto in Danza”, organizzato dalla scuola Tersicorea, prova ad aggirare i tagli ai finanziamenti per la cultura regalando a giovani ballerini e coreografi l’opportunità di lavorare sul palcoscenico, come spiega il direttore artistico dell’iniziativa Simonetta Puxeddu.

La ricetta letteraria di Neria De Giovanni stavolta si incentra sul rapporto fra i gioielli enogastronomici delle Langhe Piemontesi e l’opera di Cesare Pavese. Sergio Naitza parla di valorizzazione della cinematografia indipendente sarda e della piattaforma internet “Sardinia open cinema” insieme all’ideatore del progetto Arnaldo Pontis. Nel taccuino di Alessandra Piludu nomi, date e luoghi dei grandi concerti di giugno.

Radioguida : n. 12

Viste le difficoltà sindacali che hanno caratterizzato le rappresentazioni dell' "Elisir d’amore" di Gaetano Donizzetti, di cui avevano parlato la settimana scorsa, i due conduttori si sottraggono scherzosamente alla "responsabilità" di esserne stati involontaria causa scatenante, ma asseriscono a discolpa che …sempre ci sono state polemiche sulla gestione dei finanziamenti alla cultura nell’isola. 
Nel 1760 ci fu infatti uno scambio di missive addirittura tra il re di Napoli e il re di Sardegna a proposito dei musicisti che lavoravano nella città di Cagliari che allora aveva 20.000 abitanti ma ben quattro orchestre. 
Arricchiscono la puntata un brano di musica antica eseguito da Simonetta Soro e Franco Fois, e un brano dal Don Pasquale addattati entrambi da Rossella Faa.

Ca 'nna ca : n. 2

L'Ente Autonomo del Flumendosa (EAF) fu istituito nel 1946 con Regio Decreto 498, allo scopo di provvedere alla costruzione di opere che avrebbero garantito un più razionale impiego delle acque del bacino idrografico del Medio e Basso Flumendosa (per scopi irrigui, per l’uso potabile e per la produzione di forza motrice). Le dighe sul Flumendosa e sul Mulargia, la galleria di collegamento e la galleria di valico di Uvini, avviate nel 1953, furono completate nel giro di soli cinque anni. I lavori poterono avvalersi del finanziamento della Cassa del Mezzogiorno e del cofinanziamento della Banca Mondiale. Sino ad oggi, grazie all'attività dell'Ente, sono state costruite ben 12 dighe e traverse, 2 centrali idroelettriche, 8 centrali di sollevamento, 2 impianti di potabilizzazione, 150 Km di canali a cielo aperto, 23 Km di gallerie, centinaia di chilometri di condotte in pressione. L'Ente venne regionalizzato nel 1984.

Sistemazione idraulico-forestale del bacino montano Flumendosa

Inaugurazione dell'acquedotto di Cagliari

Il via libera della Camera alla Riforma Gelmini è lo spunto per parlare della protesta degli studenti che, anche in Sardegna, sono saliti sui tetti per contestare l'ennesima riscrittura, in pochi anni, delle regole dell'università italiana. Link prova ad approfondire i passaggi più rilevanti di questa riforma - concorsi, finanziamenti, ingresso dei privati nel cda degli atenei, poteri attribuiti ai rettori, ruolo dei ricercatori - attraverso il punto di vista degli studenti (Marco Meloni e Martina Marras), di un ricercatore (Aide Esu), di un giovane professore associato (Andrea Deffenu) e del rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino.

Link. Dentro la notizia, parola per parola : n. 8

Il 18/11 è una giornata della e per la memoria. Oggi i media radiotelevisivi si sono occupati di ricordare ma soprattutto di verificare cosa è stato fatto in dodici mesi nelle zone colpite dall'alluvione dello scorso anno: Olbia, Uras, Bitti, Torpè ed altri comuni isolani. La Sa Ruga Edition di oggi ha cercato di rispondere ad alcune domande su responsabilità, abusivismo, bombe d'acqua, finanziamenti e ricostruzioni. Una riflessione radiofonica con montaggi audio, interviste, dirette, pareri geologici e meteorologici per ricordare i fatti dell'alluvione di un anno fa ma soprattutto per capire, per darci e darvi qualche risposta, per vedere cosa è successo in un anno. E alla fine capire che quello che è già successo, purtroppo, si ripeterà ancora molte altre volte perché nel nostro paese la cattiva educazione edilizia ha sfruttato il territorio costruendo sulle aree di esondazione fluviale e costringendo le acque a scendere a valle in spazi ristretti o non più esistenti, aumentando di conseguenza la loro velocità e rendendo anche un piccolo ruscello una devastante arma di morte e distruzione. Ci vorranno decenni, iniziando da adesso, per sistemare tutto. Ma nel frattempo le piogge non si fermeranno per aspettarci. La Sa Ruga Edition di oggi, su Radio1 RAI, ha parlato di questo.

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