trasmissione dedicata alla storia, alle tradizioni e ai monumenti della città di Bosa, edificata nelle vicinanze dell'estuario del fiume Temo e dominata dal castello di Serravalle. Vi sono illustrati le chiese di San Pietro extra muros e la cattedrale dell'Immacolata, le concerie, il lungo fiume (Sa Costa) e il corso Vittorio Emanuele. Tra le attività artigianali caratterizzanti il capoluogo della Planargia è menzionata l'oreficeria, con la lavorazione del corallo.

Bosa

Nativa di Nughedu Santa Vittoria, la signora Puliga, vive a Bidonì dall'età  di diciassette anni dove si è sposata nel 1947. Dal racconto emergono interessanti curiosità  sul lavoro femminile ai tempi in cui era ragazza, racconta infatti della lavorazione del lino, del lavoro di filatura e tessitura, della panificazione e dell'arte del ricamo a punto croce.

Bidonì, intervista a Puliga Pietrina

La trasmissione si prefigge di esplorare in modo approfondito gli intensi anni del cinema sardo che affonda le sue radici nella storia letteraria dell'Isola. Di puntata in puntata si snoda un percorso attraverso le più significative opere cinematografiche, dal cinema muto, con Cenere della Deledda interpretato da una inedita e superba Duse, fino a Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda, la cui riduzione cinematografica, ad opera dei fratelli Taviani, rimane una vera e propria pietra miliare nel cinema di impronta sarda. In questa puntata alcune interviste a Vittorio e Paolo Taviani (registi) tratte dalla trasmissione tv di Raidue "Il cinema dei fratelli Taviani"

Da Cenere a Padre padrone : Padre padrone, 11

Guida d'Italia del Touring Club Italiano: Sardegna

Gli Statuti della Repubblica di Sassari

La Sardegna Illustrata : volume 1

Sa Omu ‘e Janas è una grotta carsica situata nella foresta di leccio di Addolì. Per la bellezza delle sue stalattiti e stalagmiti e del suo sviluppo ampio ed orizzontale ha da sempre suscitato grande interesse. Ha uno sviluppo di circa 300 metri ed è caratterizzata da tre rami o livelli. L’ingresso che avvia il visitatore sul ramo principale è costituto da un lungo salone che presenta  una larghezza variabile da 7 a 12 metri e un altezza media di 6-7 metri. E’ dotata di apposite strutture per una facile e piacevole visitabilità. I più famosi viaggiatori della Sardegna, dopo averla visitata, né hanno narrato le meraviglie nei loro dizionari o diari di viaggio. Vittorio Angius, Alberto Della Marmora, Pasquale Cugia, il giornalista Lutero Vassanitz, e così via. E’ una grotta vissuta fin dall’antichità quando ancora l’uomo preistorico utilizzava questi spazi sotterranei come rifugio e come luogo di culto. In origine doveva essere di eccezionale bellezza finché non vennero asportate colonne di alabastro per ornare la parrocchia locale e alcune cattedrali di Cagliari. Una di queste colonne ancora presenti nella grotta viene appellata “il bacio della natura” in quanto la stalattite si congiunge con la stalagmite in un abbraccio fedele ed eterno. Da diversi anni sono in gestione all’Ecomuseo dell’alto Flumendosa che cura le visite guidate e ne promuove la tutela e la valorizzazione. La notorietà della grotta resiste nel tempo e, ogni tanto, a sorpresa toglie fuori dai sui sotterranei bui e silenziosi delle novità e dei misteri che riaccendo l’interesse per questa spelonca carsica. Nel 2005 sono state scoperte nella grotta delle incisioni e delle pitture rupestri che confermano la frequentazione dell’uomo preistorico che non escludono datazioni molto antiche. Si è parlato di una testa di bovide o di equino di dimensioni notevoli e di altre pitture ed incisioni che hanno creato grande interesse tra gli studiosi del settore a livello internazionale. Le antiche genie della zona si recavano in questa grotta per praticare i culti dell’acqua e delle divinità ctoniche, testimoniate da ritrovamenti di ossa umane, strumenti e oggetti vari e frammenti di ceramica. Recentemente sono stati rinvenuti reperti fossili appartenenti alle specie Tyrrhenicola henseli e prolagus sardus di estremo interesse dal punto di vista paleontologico che aprono questo ambito sotterraneo a nuove prospettive di studio e di approfondimento.

Seulo, grotta Sa Omu ‘e Janas

La raccolta di fotografie dedicata alla poesia estemporanea è stata  realizzata nella primavera del 2005 da Antonia Dettori su commissione del Comune di Villanova Monteleone (SS) in occasione del centenario della nascita di Remundu Piras, poeta improvvisatore nato a Villanova Monteleone il 29 ottobre 1905. Per la commemorazione dell'evento fu allestita a "Su Palatu e sas iscolas" la mostra fotografica di immagini in b/n, intitolata "Logos de ammentu / Luoghi della poesia improvvisata".  Attraverso il linguaggio delle immagini, l'autrice ha cercato di dare una lettura personale e contemporanea dei luoghi che hanno visto crescere e svilupparsi la cultura dei "cantadores". Il reportage è organizzato su tre livelli: i ritratti dei poeti, i paesaggi dei luoghi dove è nata la poesia estemporanea e l'atmosfera che l'ha ispirata. Un viaggio attraverso i luoghi, i paesaggi e gli uomini, dai più giovani agli anziani, che si dedicano tuttora al verso ritmato.

Osilo, Chiesa di Santa Vittoria

Sa Omu ‘e Janas, è una grotta carsica situata nella foresta di leccio di Addolì. Per la bellezza delle sue stalattiti e stalagmiti e del suo sviluppo ampio ed orizzontale ha da sempre suscitato grande interesse. Ha uno sviluppo di circa 300 metri ed è caratterizzata da tre rami o livelli. L’ingresso che avvia il visitatore sul ramo principale è costituto da un lungo salone che presenta  una larghezza variabile da 7 a 12 metri e un altezza media di 6-7 metri. E’ dotata di apposite strutture per una facile e piacevole visitabilità. I più famosi viaggiatori della Sardegna, dopo averla visitata, né hanno narrato le meraviglie nei loro dizionari o diari di viaggio. Vittorio Angius, Alberto Della Marmora, Pasquale Cugia, il giornalista Lutero Vassanitz, e così via. E’ una grotta vissuta fin dall’antichità quando ancora l’uomo preistorico utilizzava questi spazi sotterranei come rifugio e come luogo di culto. In origine doveva essere di eccezionale bellezza finché non vennero asportate colonne di alabastro per ornare la parrocchia locale e alcune cattedrali di Cagliari. Una di queste colonne ancora presenti nella grotta viene appellata “il bacio della natura” in quanto la stalattite si congiunge con la stalagmite in un abbraccio fedele ed eterno. Da diversi anni sono in gestione all’Ecomuseo dell’alto Flumendosa che cura le visite guidate e ne promuove la tutela e la valorizzazione. La notorietà della grotta resiste nel tempo e, ogni tanto, a sorpresa toglie fuori dai sui sotterranei bui e silenziosi delle novità e dei misteri che riaccendo l’interesse per questa spelonca carsica. Nel 2005 sono state scoperte nella grotta delle incisioni e delle pitture rupestri che confermano la frequentazione dell’uomo preistorico che non escludono datazioni molto antiche. Si è parlato di una testa di bovide o di equino di dimensioni notevoli e di altre pitture ed incisioni che hanno creato grande interesse tra gli studiosi del settore a livello internazionale. Le antiche genie della zona si recavano in questa grotta per praticare i culti dell’acqua e delle divinità ctoniche, testimoniate da ritrovamenti di ossa umane, strumenti e oggetti vari e frammenti di ceramica. Recentemente sono stati rinvenuti reperti fossili appartenenti alle specie Tyrrhenicola henseli e prolagus sardus di estremo interesse dal punto di vista paleontologico che aprono questo ambito sotterraneo a nuove prospettive di studio e di approfondimento.

Era il lontano 1927, sono trascorsi più di ottant'anni da quando due comuni dell'alta Trexenta, Siurgus e Donnicalia, cessarono di amministrarsi in autonomia e, per decreto del re Vittorio Emanuele III, vennero unificati per creare il paese di Siurgus Donigala. 
Oggi le persone anziane ricordano con emozione gli avvenimenti di quel tempo.
Alcuni ricordi rappresentano gli avvenimenti della loro vita passata, altri sono frutto della memoria popolare che, trasmessa di padre in figlio, ancora oggi sopravvive. 
Nelle vie del paese è possibile osservare alcune arti antiche che ancora qualcuno svolge con la passione e la consapevolezza di essere tra gli ultimi depositari di saperi ormai quasi scomparsi. Il territorio di Siurgus Donigala mostra una natura sorprendente. Il paesaggio è dominato da dolci rilievi collinari e da montagne ricoperte di boschi e macchia mediterranea, tratti di un territorio ancora tutto da scoprire.

Siurgus Donigala e il suo territorio

Nel corso della sua vita il signor Vittorio Medde ha svolto svariati mestieri. Attraverso i suoi ricordi, legati alla giovinezza e all'infanzia, rivive la storia dell'intera comunità.

Soddì, intervista a Medde Vittorio

Norme e disposizioni varie quali per esempio: istallazione del Consiglio, approvazione e conferma del regolamento per i volontari e le relative nomine, negativa per il rimborso delle spese di cibarie fatte per i lavorieri, assenza del direttore e suo rimpiazzo al Consiglio Ordinario, disposizioni per gli arretrati sul donativo o straordinario di ponti e strade, approvazione superiore del contratto per la formazione delle strade del regno, approvazione dei professori e supplenti per le scuole dei volontari ingegneri, pagamento sulla Cassa Regia degli operai imbarcati in Porto Torres nel mese di marzo, approvazione del rettilineo  proposto all'uscita del sobborgo Stampace. Sono trascritte inoltre le nomine di personale proposte al Ministro Segretario di Stato per i Lavori pubblici e relative applicazioni dell'Intendente Generale di Sardegna, nomine di personale del Ministro Primo Segretario di Stato per gli affari di Sardegna, Regi Biglietti, Regie Patenti, Regi Brevetti del re Carlo Alberto e nomi del sovrano Vittorio Emanuele

Strada Reale Cagliari - Sassari (S.S. 131 "di Carlo Felice") - Atti del procedimento

Dopo qualche cenno biografico, il signor Vittorio, cantoniere in pensione, ci intrattiene con i ricordi di infanzia e gioventù e sulle usanze tipiche del suo paese, descrivendo in modo particolare i balli in piazza e le feste civili e religiose.

Elini, intervista a Carrada Vittorio

Trattato aritmetico-pratico

Il regista Vittorio De Seta espone la propria concezione estetica e morale del cinema, enunciando le ragioni per intraprenderne l’avventura. Il tema di fondo riguarda la flessibilità dei progetti e il loro adattamento alle circostanze della ripresa. L’intervista si articola in brevi capitoli che scandiscono i nodi cruciali del raccontare attraverso il cinema e fornisce preziose indicazioni di carattere stilistico e tecnico.

Progetti flessibili

L'Ateneo Sardo : numero 1

Il signor Siddi, agricoltore da sempre, ci offre uno spaccato della vita nel Sarrabus prima e dopo la guerra, soffermandosi sovente sui disagi provocati da questultima come la fame e la povertà.

Castiadas, intervista a Siddi Vittorio

L'Ateneo Sardo : numero 9

Spigolatura d'arte : numero 10

L'Ateneo Sardo : numero 5

Spigolature d'arte : numero 2

Sono le tradizioni e la cultura materiale dell'intera comunità di Nughedu Santa Vittoria l'argomento principale dell'intervista del signor Pietrino Scanu: i lavori tipici, la coltivazione e la mietitura del grano, la lavorazione e la coltivazione del lino, la macellazione del maiale, le feste religiose. Non trascura infine la poesia di cui si dice grande appassionato.

Nughedu Santa Vittoria, intervista a Scanu Pietrino

Sardegna Rivista Mensile : numero 7

Spigolature d'arte : numero 7

L'Ateneo Sardo : numero 6

L'esperienza vissuta sotto le armi durante il secondo conflitto mondiale emerge nettamente dal racconto del signor Vittorio Marras. Si sofferma in particolare sui disagi e le sofferenze conosciute nel corso della prigionia patita in un campo di concentramento tedesco dopo la cattura avvenuta in seguito all'armistizio e la conseguente alleanza dell'Italia con l'esercito angloamericano., L'esperienza vissuta sotto le armi durante il secondo conflitto mondiale, emerge nettamente dal racconto del signor Vittorio Marras. Si sofferma in particolare sui disagi e le sofferenze conosciute nel corso della prigionia patita in un campo di concentramento tedesco dopo la cattura avvenuta in seguito all'armistizio e la conseguente alleanza dell'Italia con l'esercito angloamericano.

Erula, intervista a Marras Vittorio 

Cenni sulla lingua de' sardi scritta e parlata estratti dal dizionario geografico-storico-storico-commerciale de' regi stati

Alla passione per la lettura Vittorio Sollai affianca una erudita ricerca sul paese, condotta presso diversi archivi. Il suo racconto rievoca vicende storiche che tendono a diventare mitiche come la stessa fondazione del paese o con personaggi come Giuseppino Piras, uno degli ultimi fabbricanti di organi a canne morto nel 1930.

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