Tra le opere di Giuseppe Dessì figurano anche soggetti per sceneggiati televisivi. Uno dei primi realizzati è "La trincea", in cui sono raccontate le fasi salienti della conquista della trincea denominata "dei razzi"  da parte della Brigata Sassari il 14 novembre 1915, episodio di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore.
L'atto unico fu mandato in onda dal secondo canale della Rai il giorno della sua inaugurazione, avvenuta il 4 novembre 1961.

La trincea

il documentario, mandato in onda dalla RAI nell'ottobre del 1980, propone l'intervista condotta dall'antropologo sardo Michelangelo Pira al suo vecchio compagno di scuola Libére Mele, pastore di Bitti, e a due donne sempre di Bitti. L'intervista mette in luce in maniera efficace le contraddizioni che caratterizzano la Sardegna alla fine degli anni Settanta: un'Isola ormai avviata alla modernizzazione, ma, soprattutto nelle zone più interne, ancora legata ad antiche tradizioni.

Su Balente e sa 'Emina

Il filmato mostra un concerto organizzato dalla Rai in un teatro del capoluogo sardo. Tra gli ospiti della serata, presentata da Nuccio Costa e Mariolina Cannuli, il gruppo sardo Bertas, i New Trolls, Dori Ghezzi, Eric Charden, Fausto Leali, Dalida e The Rokes. Gli artisti cantano e suonano in playback. Chiude lo spettacolo l'esibizione del gruppo folkloristico di Maracalagonis accompagnato dalla fisarmonica di Francesco Bande.

Appuntamento a Cagliari

Il brano ha un importante valore storico: si tratta di una Buddusoina antica proposta ad un quartetto che al momemento non è stato possibile identificare, ricavata da una registrazione del 1960. Da sottolineare l'aggettivo "antica", riportato nella scheda di rilevamento ed evidentemente suggerito ai tecnici Rai dagli stessi esecutori, segno di una consapevolezza nei cantori tradizionali della prospettiva diacronica e dei processi di trasformazione già mezzo secolo.

Antica buddusoina: "E rosa chi sente"

questo canto, i cui versi iniziali sono una sorta di fotografia sonora storica, rappresenta l'introduzione all'ascolto di alcune delle registrazioni realizzate nel corso dell'attività della sede regionale della Rai prevalentemente negli anni Sessanta e Settanta.
Nella prassi del canto a chitarra i muttos si adattano al luogo e al contesto, con particolare predilezione per i riferimenti geografici. Paesi, regioni, città vicine e lontane vengono evocate come testimonianza della fama della bellezza di figure femminili idealizzate, come sfondi di azioni immaginarie, o come meri pretesti per simmetrie foniche nella disposizone delle rime.
La differenza tra le due voci, sicura e professionale la prima, meno precisa e amatoriale la seconda, fa pensare che nello studio Rai a fianco del cantatore anglonese Nanni Sotgiu sieda un cultore o principiante del cui nome al momento non si trova traccia nelle memorie storiche del canto a chitarra.

A Cagliari a sa Rai

Questa registrazione ci porta nel cuore dell'attività radiofonica delle sede cagliaritana della Rai. Virdis, che ha cantato con i più prestigiosi e noti "cantadores" della storia del canto sardo, ricorda gli incontri con cantadores amatori in una bettola cagliaritana e della difficoltà di trovare, in zona, chitarristi abili nell'accompagnamento del canto logudorese e gallurese.

Che eri bedda lo sabìa

Yes Italia il canale satellitare di Rai International dedica all'autunno in Barbagia la puntata andata in onda sul canale 818 di Sky. Il servizio riguarda Cortes Apertas, una vetrina straordinaria dedicata alle tradizioni più autentiche del territorio. Protagonista la cittadina di Fonni con le sue bellezze paesaggistiche, i caratteristici murales e la rievocazione di alcune tradizioni tipiche come la costituzione del corredo della sposa e "su donus 'e lunis". Punti di forza della zona le molte fattorie didattiche che portano avanti il recupero e la divulgazione delle tradizioni enogastronomiche.

Yes Italia, Autunno in Barbagia

Con Osvaldo Bevilacqua, Yes Italia, il canale satellitare 818 di Rai International, fa tappa nell'oristanese, in particolare a Milis per conoscere le tante realtà che caratterizzano il territorio. Dalla storia del palazzo Boyl all'agrumeto più antico della Sardegna impiantato dai padri camaldolesi. Il bue rosso, l'olio di Seneghe, il sistema degli stagni con la trasformazione delle peschiere storiche in centri di degustazione; ma anche la straordinaria scoperta dei guerrieri di monte Prama completano il quadro dell’offerta turistica della zona, particolarmente ricca e stimolante.

Yes Italia, Viaggio nell'oristanese

Protagonista della puntata odierna  di Yes Italia Rai International sarà il castello di Cagliari, l’acropoli fortificata del capoluogo  sardo. Osvaldo Bevilacqua raccoglie la testimonianza del presidente della Regione Ugo Cappellacci che racconta e mostra dal mare l’incantevole panorama di Cagliari "città d’acqua", meta decantata da viaggiatori e scrittori. Il Castello e la sua storia sono raccontate da Francesco Cesare Casula e dal sindaco Emilio Floris. Chiude il programma l’arcivescovo Giuseppe Mani  dal cuore della cristianità cittadina: la cattedrale, dedicata a Santa Maria, dove si trovano esempi architettonici e decorativi di straordinario valore artistico.

Yes Italia, Castello di Cagliari

Le telecamere di Yes Italia – Rai International scopriranno  alcune realtà della Sardegna Sud occidentale. In particolare visiteranno il faro di Capo Spartivento dove, grazie ad un recupero straordinario di una struttura ottocentesca in disuso, nato dalla collaborazione tra un privato e  la marina militare è possibile visitare uno dei punti più suggestivi della costa. A Sant'Anna Arresi Gavino Sanna racconta la sua idea di Sardegna. La seconda parte del programma è dedicata al parco tecnologico di Polaris e alla struttura golfistica di Is Molas, primo esempio di turismo alternativo slegato dalla stagionalità.

Yes Italia, Passaggio a Sud-ovest

Maria Lai è la protagonista della puntata di Yes Italia, il canale satellitare di Rai International 818 di Sky. Si parlerà della magia del territorio dell'Ogliastra dominato dai Tacchi, veri e propri monumenti naturali meta degli amanti del trekking e del free climbing. Dell'artista di Ulassai si racconta il percorso creativo  particolarmente ispirato dalla forza espressiva del territorio, dalla sua gente e dal vento. Famosa la scultura che domina la vallata dove si trova un grande parco eolico. I monumenti dell'uomo si misurano con l'opera della natura e cercano di imbrigliare la forza del vento per restituirla sottoforma di energia.

Yes Italia, Ogliastra: le ali del vento

La prima edizione di "Round Sardinia Race" ha consentito agli equipaggi in competizione di ospitare, a bordo delle imbarcazioni in gara, operatori televisivi e fotografi per documentare i momenti salienti della circumnavigazione dell'isola. "Vento di Sardegna. Impressioni di settembre" è il racconto cronologico degli eventi che si sono succeduti dal 21 settembre, giorno in cui è stata data la partenza, alle prime ore del mattino del 24 settembre, quando l'imbarcazione condotta da Andre Mura e Guido Maisto, coi quali si trovavano anche l'operatore Gianluigi Degortes e il giornalista Ottavio Olita, entrambi della Rai, ha concluso il suo periplo.
È una narrazione che mette in risalto non solo l’azione determinante dei due uomini di mare, ma anche la straordinaria bellezza della natura nelle varie fasi dell’impresa: tramonti infuocati, albe cariche di pioggia, calme piatte, venti tesi. Ne emerge un quadro incantevole dell’isola, delle sue coste, del suo mare, indicativo della ricaduta d’immagine che può esserci per la Sardegna con l’ampliamento a tanti altri equipaggi europei e di altri continenti di questa forma di competizione

Vento di Sardegna. Impressioni di settembre

Protagonisti della puntata di oggi sono gli orchi, creature terribili ma anche a volte un po’ stupide. Le loro storie sono raccontate in tutto il mondo e, in Sardegna, ci sono anche parecchi luoghi definiti: sa domu ‘e s’orcu. Due sono le fiabe raccontate da Enedina Sanna e Franco Enna, una in sassarese “Lu babborcu” l’altra di origine algherese “La rondaglia de Pitticcheddu e l’orcumarì”. I riferimenti alle fiabe del mondo sono invece al “Signore degli anelli”, “Shrek” e il Fantabosco della Melevisione di RAI 3

Custu est su contu : Racconti popolari della Sardegna nell’era digitale, n. 14

Il filmato propone una suggestiva rievocazione dell'eccidio di Buggerru. Durante la commemorazione vennero disposte sulla piazza principale del paese tre sculture in pietra di Pinuccio Sciola realizzate in memoria dei tre operai uccisi nel corso di uno dei primi scioperi organizzati in Italia all’inizio del '900. Il Presidente della Regione, Mario Melis, donò alcune copie del documentario al sindaco di Buggerru.
Nel filmato, oltre alla cronaca della giornata, vengono ricostruiti i  fatti accaduti a Buggerru utilizzando fotografie e documenti dell'epoca.
Dalla ricostruzione storica emerge la dimensione dell'attività mineraria e quella delle condizioni lavorative disumane a cui i lavoratori venivano sottoposti. Nel documento vengono messe in luce le grandi potenzialità del territorio di Buggerru e le difficoltà legate allo sviluppo di esse a causa della presenza di un ambiente degradato da un attività estrattiva indiscriminata. Negli anni ottanta anni si comincerà a parlare di archeologia industriale e della possibilità di restaurare, per fini culturali e turistici, le strutture minerarie oramai in disuso. Il documentario, realizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con la sede Rai di Cagliari, è stato  presentato al pubblico  nel corso di una cerimonia tenutasi nella Cittadella dei Musei di Cagliari.

1904-1984 Dai fatti di Buggerru l'eredità della miniera

Vito Biolchini, Elio Turno Arthemalle, Cristina Maccioni compiono con la loro astronave un viaggio intergalattico tra galassie e pianeti alla ricerca dei segni dell’identità sarda. La trasmissione radiofonica "Astronur", che vede la partecipazione di Manlio Brigaglia, osserva e analizza da un improbabile futuro la Sardegna di oggi e quella di cinquanta, quaranta anni fa, attraverso il materiale dell'archivio radiofonico della Rai.

AstroNur, viaggio ai confini dell'identità : Capodanno, n. 12

Direttamente dall'Archivio Rai, un servizio giornalistico di Emilio Buffo che, sul filo della memoria, esplora e spiega, spesso con l'aiuto delle importanti voci degli abitanti dei luoghi dove visse il Premio Nobel, l'importanza che la figura e l'opera di Grazia Deledda ebbero sul territorio sardo, in special modo quello barbaricino. Una figura controversa che ha dato forma e rilievo all'identità sarda in italia e nel mondo.

Un ricordo di Grazia Deledda

Dalla giornata del 29 aprile 2008, in cui è presentata negli spazi della Biblioteca Universitaria di Cagliari la DigitalLibrary della Regione Sardegna, emergono importanti riflessioni sul passato e sul futuro dell'Isola con l'aiuto di ospiti importanti. Un grande archivio di contenuti digitali, continuamente aggiornato, che per la prima volta un'istituzione mette on line a disposizione del pubblico. I contenuti provengono dai siti tematici regionali e dagli archivi di Istituto Luce, Rai, Isre, Esit ed Ersat, oltre che dai singoli autori sardi. La DigitalLibrary, vera e propria enciclopedia multimediale, contiene filmati, file audio, immagini e pubblicazioni suddivisi per categoria e argomento.

Presentazione Sardegna DigitalLibrary, 1

è il primo filmato realizzato da Giosi Moccia e Guido Costa, entrambi giornalisti dell’Ufficio stampa della Regione, col quale si documenta un ambizioso progetto dell’Assessorato della difesa Dell’ambiente  di risanamento delle acque della laguna cagliaritana colpite da un preoccupante stato di degrado e inquinamento industriale.
Oltre al recupero della risorsa economica, importantissima  per la pesca e la produzione del sale, l'iniziativa regionale intendeva restituire alla città di Cagliari un immenso patrimonio naturalistico, storico e archeologico. I resti dell'antico porto Scipione e della città di Santa Igia, ancora oggi completamente sepolta dalle macerie e dall'incuria, sono probabilmente i primi insediamenti su cui si espanderà Cagliari. 
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali Santa Gilla con Molentargius alla fine degli anni settanta sono stati inseriti con la Convenzione di Ramsar tra i siti di particolare pregio per la presenza di specie rare di avifauna protetta.
La laguna ha inoltre rappresentato per la città un bacino di pesca ricchissimo gli stessi pescatori di santa Gilla sono stati coinvolti nel progetto di risanamento ed hanno collaborato al recupero dell'area.
Il documentario è stato realizzato su pellicola 16 mm e montato manualmente su moviola dal tecnico RAI Gianni Fadda. Un esempio di "archeologia cinematografica" che nulla toglie alla efficacia delle immagini.
Il film è stato proiettato all'Hotel Panorama di Cagliari nel corso di un dibattito sul futuro dello stagno cagliaritano presieduto dall'Assessore della difesa dell'ambiente Mario Melis e diffuso nelle scuole.

Santa Gilla: un mondo d'acqua

Cosa sta succedendo in Grecia, Palestina, Turchia e Senegal? Dei problemi politici, sociali, culturali di questi e altri Paesi ne parlano - con l’antropologo Francesco Bachis ai microfoni di Radio Rai Sardegna - i sardi che, per lunghi periodi dell’anno, sono testimoni di quanto accade in quelle zone del mondo.

Sardi che appartengono a nuova categoria di viaggiatori: scienziati sociali, politologi internazionalisti, sociologi, antropologi, cooperanti, hanno iniziato ormai da tempo a studiare società fuori dallo spazio europeo, a stabilirsi per periodi prolungati di tempo in altre nazioni del pianeta senza “trasferirsi” in modo definitivo. Non solo osservatori, ma con il loro lavoro e impegno anche protagonisti dei processi di crescita culturale ed economica.

Bagamundus –Sardus a travessu: n. 10

Maria Lai: l'impegno con la Rai mi stimola a sostituire lo sguardo con l'ascolto

Nell'area del Campidano tradizionalmente trovavano ampia diffusione le forme di canto monodico, maschile o femminile, con accompagnamento strumentale o vocale, come il canto a curba, a torrada, a sa currentina. Queste forme di canto sono ampiamente documentate nella nastroteca Rai di Cagliari. Questo muttettu, presentato nelle schede Rai come "canto di pescatori di Cagliari", è eseguito con l'accompagnamento di basciu e contra, di solito utlizzato nelle gare poetiche improvvisate.

"Muttettu campidanesu" canto di pescatori

RAI Sardegna propone in questa opera una vera e propria antologia degli scrittori sardi, un modo per far conoscere la letteratura sarda nel mondo ma ancor più per offrire un contrinuto per la comprensione delle dinamiche culturali e specificatamente letterarie che nell'Isola si sono sviluppate nella seconda metà del Novecento.

Peppino Fiori

L'ascolto delle trasmissioni Rai degli anni '60 e '80 è un viaggio nel tempo. Le feste che vi vengono descritte hanno ancora l'immediatezza della vita, sono sempre vive e attuali. La bella cronaca della festa del Redentore a Nuoro, proposta in questo frammento di trasmissione, ha più di trent'anni, fu registrata infatti nel 1976. Si possono ascoltare le voci dell'etnomusicologo Pietro Sassu e di Gonario Pinna mitico avvocato e politico nuorese molto noto negli anni '60.

Il redentore

Nel corso del suo impegno con la Rai e nei lunghi anni in cui guidò come presidente il premio di poesia in lingua sarda "Città di Ozieri", il professor Antonio Sanna scoprì altri poeti divenuti poi famosi e oggi giustamente riconosciuti come innovatori e capiscuola. In questo brano Antonio Sanna parla di poeti emergenti, come Tonino Ledda e delle poesie premiate. Seguono delle letture del professore in sardo e di Tino Petilli in italiano.

Antonio Sanna sulla 22° edizione del Premio Ozieri

Nicola Valle, Il ciclamino

Sebastiano Dessanay, L'augurio del mietitore

Nicola Tanda introduce "Colpi di scure"

Nata a Siligo il 24 giugno del 1934 e morta a Roma il 22 settembre 1994, Maria Carta collabora a lungo con il "Centro studi di musica popolare" dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma e contemporaneamente porta avanti un percorso di ricerca musicale ed etnografica che le vale produzioni e collaborazioni importanti. La sua carriera la porta a rinterpretare con estrema sensibilità il patrimonio musicale sardo e a dedicarsi con discreto successo anche al cinema. Il presente documento, custodito negli Archivi RAI regionali, è da considerarsi pertanto non solo come un importante tassello di memoria della cantante e intellettuale sarda, ma anche una preziosa fonte di musica folkloristica ed etnografica.

Maria Carta in concerto. I parte

Maria Carta in concerto. II parte

un confronto tra l'autrice della terza rete RAI Mossa Maria Piera e il pubblico radiotelevisivo sul programma televisivo "Una fabbrica inventata su un paese reale". In apertura una scheda sull'economia bittese e sulla crisi dell'azienda tessile Betatex.

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