Efisio Niolu, serie "Paesaggi urbani"

L'operazione analitica di Niolu si sofferma con attenzione sulle procedure del fare indagandone i vari passaggi nella fisicità delle carte trattate. Grandi piani dai cromatismi vissuti su carte consunte e lacerate, superfici dove dense campiture nere o brune si oppongono ad altre che affiorano in trasparenze leggere o alle calde vibrazioni degli ultimi aranci: l'apparente staticità delle simmetrie geometriche che definiscono la struttura compositiva dei lavori di Niolu è inizialmente infranta dalle fratture e dagli strappi che intervengono sul supporto (…) La sua riflessione si muove lungo le vie offerte dalle immagini - essenziali nella nudità di linee desolate - dei suoi paesaggi: paesaggi analizzati attraverso un filtro che trattiene non gli elementi macroscopici del tessuto architettonico, quanto le textures degradate violate dal tempo e dall'uomo di superfici urbane. L'artista esplora intimamente il degrado e lo analizza attraverso lo studio di frammenti di ipotetici (ma non per questo meno reali) muri, proponendo metafore crude di realtà alienate e indifferenti. (Giannella Demuro, 1997)