I Malaspina e la Sardegna

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I marchesi Malaspina si insediarono nel Logudoro grazie al matrimonio contratto da Corrado il Giovane con Urica, figlia naturale di Mariano II di Torres. Nella seconda metà del Duecento, quando la morte di Adelasia aprì il campo al disfacimento del giudicato, si affermarono come signori territoriali, edificando i castelli di Bosa e di Osilo, a controllo delle curatorìas di Montes, Figulinas, Coros, Planargia e Costavalle. Nel 1323, l'irruzione sulla scena sarda della Corona d'Aragona segnò in modo decisivo le sorti del dominio malaspiniano. Inizialmente alleati del sovrano Giacomo II, i marchesi non tardarono ad entrare in contrasto con i titolari del "regnum Sardinie et Corsice", vedendo progressivamente ridotti i propri possedimenti. Finché intorno al 1365 dovettero abbandonare l'Isola sconvolta dal conflitto fra Mariano IV di Arborea e Pietro IV d'Aragona, per concentrare gli sforzi nella difesa dei territori continentali minacciati dall'espansionismo di Milano e di Firenze. La signoria dei Malaspina costituiva fino a qualche anno fa una delle pagine meno conosciute della storia medioevale della Sardegna. Il ricco corpus documentario consente di seguire le diverse fasi della loro presenza nell'Isola, dalle prime relazioni diplomatiche con i giudici, alla formazione della signoria territoriale, al graduale declino per opera dei Catalano-Aragonesi, offrendo uno strumento utile per la comprensione delle esperienze signorili maturate nella Sardegna dei secoli XIII-XIV, di cui il dominio dei Malaspina costituisce un caso emblematico.

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A cura di: Soddu Alessandro

Editore: Centro di Studi Filologici Sardi, CUEC

Lingua: italiano, latino

Relazione: è parte di: Raccolta del Centro di Studi filologici Sardi

Formato fruibile: pdf

Collana: Testi e documenti, Scrittori sardi

Luogo di pubblicazione: Cagliari

Tipologia: monografie - saggi

ISBN: 88-8467-293-7