Programma con servizi, interviste e ospite in studio che analizza il caso dei sequestri di persona in Italia negli anni Settanta.
Attraverso la testimonianze delle vittime e dei familiari sono analizzati i recenti casi di sequestro (la trasmissione del programma è del febbraio 1976) e i loro differenti sviluppi ed esiti: dal caso del piccolo Mirko Panattoni, tenuto prigioniero per poco meno di un mese e liberato dopo il pagamento di 300 milioni di lire, a quello della giovane Cristina Mazzotti, barbaramente uccisa nonostante il pagamento del riscatto di un miliardo e 50 milioni di lire, al caso ancora aperto di Emanuele Riboli, prigioniero nonostante il pagamento del riscatto. Ospite in studio il ministro dell'interno Francesco Cossiga che espone le linee di prevenzione e azione adottate dallo Stato italiano contro il fenomeno criminoso dei sequestri.

Sequestro di persona

La trasmissione si prefigge di esplorare in modo approfondito gli intensi anni del cinema sardo che affonda le sue radici nella storia letteraria dell'Isola. Di puntata in puntata si snoda un percorso attraverso le più significative opere cinematografiche, dal cinema muto, con Cenere della Deledda interpretato da una inedita e superba Duse, fino a Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda, la cui riduzione cinematografica, ad opera dei fratelli Taviani, rimane una vera e propria pietra miliare nel cinema di impronta sarda. In questa puntata sono proposte alcune sequenze tratte dal film "Uomini contro" (1970) di Francesco Rosi, che vede protagonista Gian Maria Volonté, riduzione del libro "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. Fra le interviste quelle a Francesco Rosi (regista) e ai reduci della Brigata Sassari

Da Cenere a Padre padrone : Uomini contro, 05

La trasmissione si prefigge di esplorare in modo approfondito gli intensi anni del cinema sardo che affonda le sue radici nella storia letteraria dell'Isola. Di puntata in puntata si snoda un percorso attraverso le più significative opere cinematografiche, dal cinema muto, con Cenere della Deledda interpretato da una inedita e superba Duse, fino a Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda, la cui riduzione cinematografica, ad opera dei fratelli Taviani, rimane una vera e propria pietra miliare nel cinema di impronta sarda. In questa puntata sono proposte alcune sequenze tratte dal film "Dove volano i corvi d'argento" (1976) di Piero Livi e le interviste al regista, a Corrado Pani (attore) e ad alcuni abitanti di Orgosolo

Da Cenere a Padre padrone : Dove volano i corvi d'argento, 10

selezione dalla trasmissione dedicata al ferro battuto. Introduzione dell'autore e interviste ai fabbri Antonio Fiori di Sorgono, Pietro Battista Simone Fancello di Dorgali, Antonicu Orrù di Mogoro.

I maestri dell'arte paesana

"Le orecchie tatuate" è una trasmissione che affronta il delicato problema dell'abigeato. Sono chiamati a discutere diverse persone come l'avvocato senatore Pietro Mastino, ex sindaco di Nuoro, il bandito Bachis Falconi di Fonni e la vedova Anna Marroccu. Il documento offre frammenti di interviste che rievocano diversi episodi di abigeato. Significativa e suscitatrice di riflessioni è la testimonianza di un pastore che parla della "legge di campagna".

Panoramiche : le orecchie tatuate

L'ascolto delle trasmissioni Rai degli anni '60 e '80 è un viaggio nel tempo. Le feste che vi vengono descritte hanno ancora l'immediatezza della vita, sono sempre vive e attuali. La bella cronaca della festa del Redentore a Nuoro, proposta in questo frammento di trasmissione, ha più di trent'anni, fu registrata infatti nel 1976. Si possono ascoltare le voci dell'etnomusicologo Pietro Sassu e di Gonario Pinna mitico avvocato e politico nuorese molto noto negli anni '60.

Il redentore

La trasmissione fa parte della raccolta "Notiziario in lingua sarda", che comprende una serie di radiogiornali registrati da emittenti sarde nel corso del 2008. I Notiziari raccontano le principali notizie di politica regionale, cronaca, sport e cultura attraverso le varianti locali della lingua sarda. Il progetto è stato realizzato grazie agli interventi sulla cultura, informazione, spettacolo e editoria previsti dall'articolo 28 della Legge Finanziaria 2007.

Radio Macomer Centrale, notiziario in lingua sarda : 87, III

Radio Macomer Centrale, notiziario in lingua sarda : 87, I

Radio Macomer Centrale, notiziario in lingua sarda : 86, III

La trasmissione fa parte della raccolta "Notiziario in lingua sarda", che comprende una serie di radiogiornali registrati da emittenti sarde nel corso del 2008.  I Notiziari raccontano le principali notizie di politica regionale, cronaca, sport e cultura attraverso le varianti locali della lingua sarda. Il progetto è stato realizzato grazie agli interventi sulla cultura, informazione, spettacolo e editoria previsti dall'articolo 28 della Legge Finanziaria 2007.

Radio La Voce, notiziario in lingua sarda : 22

La puntata è dedicata al tema del pane come alimento, come segno della tradizione e delle identità sarde e alle prospettive del mercato del pane. Intervengono alla trasmissione Antonio Sassu, docente di Economia politica e sino al 2007 presidente del Banco di Sardegna, Maria Gabriella Da Re, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi di Cagliari, e Maria Serrau presidente della Pro Loco di Ussassai.

Passo a due : Pane, n. 14

Radio Brada era una delle primissime radio della Sardegna. Brada vuol dire tante cose tutte insieme. Una radio che fu libera a dispetto della situazione in cui naque. Era infatti una radio vuluta dal comando militare della Sardegna, messa insieme con due radiotrasmettitori che si trovavano a Bortigali, dove stava il centro direttivo delle forze armate presenti nell'Isola. Le trasmissioni cominciarono ufficialmente il 10 ottobre del 1943.

Radio Brada, Sigla introduzione

Radio Brada, brano tratto dalla 56a puntata

Radio Brada, brano tratto dalla 59a puntata

Radio Brada, brano tratto dalla 64a puntata

Radio Brada, brano tratto dalla 65a e ultima puntata

Radio Brada era una delle primissime radio della Sardegna. Brada vuol dire tante cose tutte insieme. Una radio che fu libera a dispetto della situazione in cui naque. Era infatti una radio voluta dal comando militare della Sardegna, messa insieme con due radiotrasmettitori che si trovavano a Bortigali, dove stava il centro direttivo delle forze armate presenti nell'Isola. Le trasmissioni cominciarono ufficialmente il 10 ottobre del 1943.

Radio Brada, brano tratto dalla 58a puntata

il Controgiornale fu trasmesso per due anni dal 1967 al 1968. Autori ne furono, oltre a Michelangelo Pira, Manlio Brigaglia, Salvatore Chessa, Fernando Pilia e Antonio Sanna, intellettuali e studiosi che alla fine degli anni Sessanta avevano già un posto di rilievo nella custura sarda. Nonostante la preoccupazione, espressa dagli autori, di non compromettersi con impegantive dichiarazioni di propositi, l'apertura della trasmissione è un pezzo di alta cultura e insieme di bravura giornalistica. Questa sorta di manifesto radiofonico degli intellettuali del Controgiornale si conclude con un atto di fiducia (in se stessi e ovviamente nella Sardegna) che scaturisce dall'aver meglio compreso che dal proprio luogo e dal proprio tempo non è possibile evadere.

Controgiornale: Presentazione del controgiornale

la trasmissione radiofonica "Le nostre feste popolari" mette a confronto feste popolari di tutta Italia. Viene illustrata ampiamente la festa di Nostra Signora del Miracolo di Bitti. Tra le altri voci, quelle di Michelangelo Pira e Francesco Alziator

Le nostre feste popolari

la seconda puntata della trasmissione radiofonica "Le Sosia", dedicata alla condizione femminile in Sardegna affronta attraverso l'intervista ad un'anziana signora il problema dell'istruzione.

Le sosia

la trasmissione radiofonica "Le Sosia", dedicata alla condizione femminile in Sardegna affronta attraverso l'intervista ad un'anziana signora il tema dell'amore e della famiglia

Radio Macomer Centrale, notiziario in lingua sarda : 86, IV

La trasmissione si prefigge di esplorare in modo approfondito gli intensi anni del cinema sardo che affonda le sue radici nella storia letteraria dell'Isola. Di puntata in puntata si snoda un percorso attraverso le più significative opere cinematografiche, dal cinema muto, con Cenere della Deledda interpretato da una inedita e superba Duse, fino a Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda, la cui riduzione cinematografica, ad opera dei fratelli Taviani, rimane una vera e propria pietra miliare nel cinema di impronta sarda. In questa puntata sono proposte alcune sequenze tratte dal film "Altura" (1949) di Mario Sequi che rilascia per l'occasione un'interessante intervista.

Da Cenere a Padre padrone : Altura, 02

Radio Macomer Centrale, notiziario in lingua sarda : 86, I

La trasmissione si prefigge di esplorare in modo approfondito gli intensi anni del cinema sardo che affonda le sue radici nella storia letteraria dell'Isola. Di puntata in puntata si snoda un percorso attraverso le più significative opere cinematografiche, dal cinema muto, con Cenere della Deledda interpretato da una inedita e superba Duse, fino a Padre padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda, la cui riduzione cinematografica, ad opera dei fratelli Taviani, rimane una vera e propria pietra miliare nel cinema di impronta sarda. In questa puntata sono proposte alcune sequenze tratte dal film "La grande strada azzurra" (1957) di Gillo Pontecorvo, riduzione del romanzo "Squarciò" di Franco Solinas. Sono inoltre  presenti interessanti interviste a Gillo Pontecorvo (regista), a Franco Solinas (scrittore e sceneggiatore) e ad alcuni pescatori del quartire di Sant'Elia di Cagliari.

Da Cenere a Padre padrone : La grande strada azzurra, 03

Intervento di Gian Nicola Spanu su Sigla della trasmissione l'isolano", 1° puntata

Radio Brada era una delle primissime radio della Sardegna. Brada vuol dire tante cose tutte insieme. Una radio che fu libera a dispetto della situazione in cui naque. Era infatti una radio vuluta dal comando militare della Sardegna, messa insieme con due radiotrasmettitori che si trovavano a Bortigali, dove stava il centro direttivo delle forze armate presenti nell'Isola. Le trasmissioni cominciarono ufficialmente il 10 ottobre del 1943. In questo brano Francesco Cossiga racconta lo scoop della fine della seconda guerra mondiale annunciato da Radio Sardegna.

Radio Brada, brano tratto dalla 57a puntata

Radio Brada era una delle primissime radio della Sardegna. Brada vuol dire tante cose tutte insieme. Una radio che fu libera a dispetto della situazione in cui naque. Era infatti una radio voluta dal comando militare della Sardegna, messa insieme con due radiotrasmettitori che si trovavano a Bortigali, dove stava il centro direttivo delle forze armate presenti nell'Isola. Le trasmissioni cominciarono ufficialmente il 10 ottobre del 1943. Questo brano è tratto da una trasmissione nazionale curata dal giornalista Emilio Pozzi, con interviste a Armando Rossini, Jader Jacobelli, Antonello Muroni.

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