Il Fondo fu donato all'ISRE dall'Istituto di Etnologia e Antropologia dell'Università di Copenaghen dopo la morte dell'etnomusicologo Andreas Fridolin Weis Bentzon che realizzò numerose fotografie nel corso delle diverse campagne di ricerca condotte durante i suoi lunghi soggiorni scientifici effettuati in Sardegna, dal 1953 al 1969.  I materiali conservati nell'ISRE riguardano quasi esclusivamente Nule, il piccolo centro del Goceano, dove Andreas Fridolin Weis Bentzon e la moglie Ruth soggiornarono per lunghi periodi tra il 1965 e il 1969. Sono costituiti da qualche migliaio di schede dattiloscritte in lingua inglese, organizzate in "Argomenti", "Fonti" e "Anagrafiche", prodotte o raccolte da Benzton e dalla moglie Ruth e riordinate a Copenaghen dal gruppo di studenti del cosiddetto Nule Gruppen; da manoscritti in sardo su tradizioni e avvenimenti del paese redatti in particolare da Michela Coloru, tessitrice e principale collaboratrice dell'antropologo; da documenti originali inerenti alla vita sociale di Nule, quali ad esempio la contabilità della compagnia barracellare, ecc. Inoltre si conservano più di un migliaio di fotografie realizzate sempre a Nule, in pochi altri luoghi dell'isola e in alcune località del continente da Andreas e Ruth Bentzon. I materiali digitalizzati, per incarico dell'ISRE, sono stati studiati e riordinati scientificamente dal professor Cosimo Zene, antropologo della SOAS (School of Oriental and African Studies) di Londra, nonché nativo di Nule e tradotti dall'inglese dal dottor Costantino Pes.

Bambini che giocano attorno alla catasta di legna

Un pastore socio di Pepe Goddi parte per Orune con del formaggio

Il Messaggero Sardo Magazine intende valorizzare la cultura isolana e le esperienze di alcuni sardi che, anche dopo essere emigrati, conservano tuttora un forte legame con la propria terra d'origine.
Dopo alcune interviste riguardanti le modalità di votazione per le elezioni e i benefici concessi dalla Regione Sardegna ai sardi votanti non residenti nell'isola, l'attenzione del filmato si concentra sul tema del condono edilizio. La parte conclusiva del programma analizza le opinioni di alcuni studenti riguardo al tema dell'emigrazione e l'intervista a una coppia di sardi emigrati in passato all'estero e tornati poi nell'isola per dedicarsi al mondo della ristorazione.

Messaggero Sardo Magazine : 012

Il Messaggero Sardo Magazine intende valorizzare la cultura isolana e le esperienze di alcuni sardi che, anche dopo essere emigrati, conservano tuttora un forte legame con la propria terra d'origine.
La parte iniziale del filmato presenta le interviste a due sardi emigrati a Firenze: il responsabile della biblioteca dell'Istituto Geografico Militare e uno dei decani dei Consiglieri Comunali della città. Nella parte conclusiva vengono mostrate alcune interviste a dei giovani studenti riguardo al tema dell'emigrazione e l'intervista dedicata al tema del condono edilizio.

Messaggero Sardo Magazine : 020

A distanza di quarant'anni la trasmissione ripercorre i momenti più significativi del 1968, e lo fa attraverso i racconti dei protagonisti: uomini e donne del panorama artistico, intellettuale e politico sardo tra cui Pietro Soddu, Maria Lai, Pinuccio Sciola, Pietro Clemente, Maria Paola Masala. Aneddoti, riflessioni e curiosità su un anno che ha cambiato profondamente la storia. Nella prima puntata i conduttori Giancarlo Ghirra e Stefania Martis raccontano il mito del Sessantotto dal punto di vista degli studenti, veri protagonisti del cambiamento

Il vento e le rose. La contestazione del Sessantotto : n. 01

Un pastore paga la quota assicurativa per i suoi animali

La moglie di Francesco Masala con il secondo figlio

Tomaso e Giuseppe Manca

Francesco Masala con la moglie Stella

Mellino, Masala e Ladu giocano a carte nell'osteria

Ritratto di Gavina Mossa

Festa all'ovile di Pepe Goddi. L'interno dell'ovile di Pepe Goddi

Veduta dello spazio esterno all'ovile di Pepe Goddi

Bambini giocano attorno alla catasta di legna

Pepeddu 'e Michela e il figlio lavano le interiora in un ruscello

Festa all'ovile di Pepe Goddi. Francesco Scanu suona l'organetto

Bevendo nell'osteria di Stefano Dore. Salvatore Lai e Bentzon

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