sono documentati i lavori eseguiti dalle donne per la preparazione delle cerimonie della Settimana Santa a Orosei (Sardegna centro orientale) e i rituali religiosi che vi si svolgono dal giovedì alla domenica di Pasqua.

Orosei: riti della Settimana Santa

Il filmato presenta alcune scene della festa del Redentore. Si parte dalla statua del Cristo sul monte Ortobene, quindi su una panoramica di Nuoro. I festeggiamenti iniziano con la processione che dalla cattedrale di Santa Maria della Neve si snoda lungo le principali strade del centro storico. Alla cerimonia partecipano numerosi devoti provenienti – come testimoniano gli abiti tradizionali – da diverse parti dell’isola. La giornata si conclude con i balli tradizionali (riconoscibile il ballu tundu) e canti polivocali.

Redentore Nuoro 1958

Dall'Archivio Rai una puntata della trasmissione televisiva itinerante "Itinerario quiz", per la regia di Piero Turchetti, che aveva lo scopo di mostrare ai telespettatori i mille volti del territorio italiano. Edoardo Vergara Caffarelli ci guida attraverso la sardegna in un itinerario che tocca le principali e suggestive città, cittadine e località della Sardegna: Cagliari, capoluogo dell'Isola, Villa Dorri, Nora, Pula, Teulada, Sant'Antioco, Masua, Iglesias e Santa Giusta.

Itinerario quiz. Viaggio a premi attraverso l'Italia: Sardegna

I riti della Settimana Santa sono l'insieme delle manifestazioni religiose organizzate in diversi luoghi della Sardegna ad opera delle locali confraternite in occasione della Pasqua. Questi antichi riti, vogliono rappresentare i momenti più significativi della vita di Gesù Cristo, descritti nei Vangeli, dal suo arresto alla Resurrezione, affiancandosi alle celebrazioni ufficiali della Settimana Santa. Ciascun rito è accompagnato dalle voci dei confratelli cantori, che eseguono canti tramandati oralmente.

Passo a due : Canti popolari di Pasqua, n. 18

Con il termine "gòsos" e le sue varianti si indicano in Sardegna dei canti di tipo devozionale dedicati ai Santi o alla Madonna. Tali denominazioni derivano dal catalano "goigs" e dal castigliano "gosos", i quali a loro volta debbono la propria origine al latino gaudium, "gioia". Proprie dalla penisola iberica, in cui sono attestabili a partire dal XIV secolo, queste forme si sono diffuse in Sardegna dalla fine del XVI secolo.

Gosos de la settimana santa

Gosos della settimana santa

Nei canti religiosi, non è sempre facile distinguere tra elementi tradizionali e innesti di estrazione colta. Nella maggior parte dei casi si tratta di adeguamento alla tradizione laica di testi ufficiali liturgici, che dà vita a un genere musicale a se stante, perfettamente integrato. Rientra in questo repertorio il Miserere processionale, cantato durante le processioni della Settimana Santa, e il Miserere quaresimale eseguito invece tutti i Venerdì della Quaresima, dopo la via Crucis.

Miserere quaresimale

selezione di immagini tratte da filmati direttamente realizzati o prodotti dall'ISRE in circa 20 anni di documentazione sul campo. Le sequenze propongono una significativa rappresentazione dell'ampio e variegato patrimonio della cultura materiale e immateriale della Sardegna connessa al cibo e il relativo contesto sociale nel quale il cibo viene prodotto e consumato. Il montaggio segue un criterio calendariale: si inizia con la festa e le questue di sant'Antonio abate (17 gennaio), si attraversano il Carnevale, la Settimana santa, la Pasqua, per giungere alle grandi feste primaverili ed estive e infine chiudere con la questua di "sa Candelarìa" di fine d'anno.
Il film è disponibile per la visione integrale sulla piattaforma ISRECINEMA on demand alla quale è possibile accedere dal sito ufficiale dell'ISRE: www.isresardegna.it.

Cibo all'ISRE (trailer)

Da più di un secolo, nel mese di agosto, si festeggia a Nuoro il Redentore, che attira nel capoluogo barbaricino numerosi visitatori da ogni parte della Sardegna e del mondo. Il Redentore rappresenta, infatti, una tra le più suggestive e sacre manifestazioni della Sardegna. La prima edizione risale al 1900 quando, per celebrare solennemente l'inizio del XX secolo dell'era cristiana, fu innalzata sulla vetta del Monte Ortobene una grande statua bronzea raffigurante il Redentore, divenuta poi meta di un suggestivo pellegrinaggio dedicatorio. Lo spezzone di filmato documenta la festa del Redentore del 1955. Le immagini propongono la celebrazione della messa, alcune suggestive vedute della città di Nuoro e i balli notturni.

Redentore Nuoro 1955: Santa Messa e ballo notturno

spezzone muto sulla costruzione dell'albergo Esit a Santa Caterina di Pittinurri. La realizzazione della struttura alberghiera vuole favorire lo sviluppo del turismo in Sardegna.

Santa Caterina: Albergo e dintorni

Santa Caterina di Pittinuri, località turistica della provincia di Oristano, come molti altri centri della Sardegna nel periodo post-bellico è sottoposta a un forte abbandono dell’isolamento.
Molti turisti affollano le spiagge e le coste di questo bellissimo luogo, attirati non solo dall' ambiente incontaminato ma, anche, da alcune novità come la coppa Cornus di caccia sub, che prende il nome dalle rovine di un antico centro punico della zona.

Santa Caterina: 2° Coppa Cornus di caccia sub

La spedizione esplora via mare tutto il litorale del golfo di Orosei con particolare attenzione alle cavità naturali rientranti nel territorio di Dorgali. Dall’imbarcazione con equipaggiamento scientifico gli osservatori rilevano la sequenza delle aperture delle grotte di Cala luna e del Bue marino. Il campo base della spedizione ha sede presso il villaggio Santa Lucia.

Spedizione scientifica alle grotte di Dorgali

La cittadina sassarese di Castelsardo ospita ogni anno, durante il periodo pasquale, la sacra rappresentazione dei riti della Settimana Santa. 
L'azione drammatica è divisa in tre atti che hanno luogo il Lunedì, il Giovedì e il Venerdì Santo.
La cerimonia del lunedì detta "Lu Lunissanti" ha inizio la mattina con la messa, accompagnata dai canti dei cori del Lunissanti preparati appositamente per l'occasione, seguita dalla processione verso la basilica di Nostra Signora di Tergu. Il pellegrinaggio è caratterizzato da un clima di silenzio e dalla presenza degli apostoli recanti in mano i simboli del martirio di Cristo.
Verso sera i fedeli fanno ritorno a Castelsardo dove attraversano tutte le vie del paese guidati dalla sola luce delle torce, fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria dove la processione si scioglie definitivamente.

La Settimana Santa a Castelsardo: Lu Lunissanti, 01

La cittadina sassarese di Castelsardo ospita ogni anno, durante il periodo pasquale, la sacra rappresentazione dei riti della Settimana Santa. 
L’azione drammatica è divisa in tre atti che hanno luogo il Lunedì, il Giovedì e il Venerdì Santo.
Nelle prime ore della notte del Giovedì Santo ha inizio "La Prucessioni", rappresentazione dell'incontro tra la Madonna e il Cristo agonizzante. La processione è accompagnata dai due cori della confraternita di Santa Croce, il Miserere e lo Stabat Mater.
La giornata di Venerdì è dedicata a S'Iscravamentu, sacra rappresentazione della deposizione del Cristo dalla croce. La processione parte dalla Chiesa di Santa Maria fino ad arrivare alla Cattedrale dove il Cristo viene liberato dalla corona di spine e dai chiodi. La cerimonia si conclude nella chiesa di Santa Maria dove i fiori benedetti al contatto con il Corpo del Cristo vengono donati al popolo.

La Settimana Santa a Castelsardo : La Prucessioni e S'Iscravamentu, 02

Francesco Alziator, nacque a Cagliari il 12 marzo 1909, completati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di Lettere. Studiò con attenzione la storia sarda e le tradizioni popolari dell'Isola. A diciannove anni, intraprese la carriera giornalistica collaborando con L'Unione Sarda. Nel 1954 pubblica il suo primo lavoro: La storia della letteratura di Sardegna. Nel 1963 escono le sue tre opere fondamentali: "La città del sole"; la "Collezione Luzzietti" e la "Raccolta Cominotti". Nel 1976 pochi giorni dopo la morte viene pubblicato il suo studio sulla storia della laguna di Santa Gilla: I giorni della laguna.

1975 Francesco Alziator: "Le nostre campane"

un corteo di bambini e adulti indossano la tradizionale veste bianca: in processione, accompagnano il Cristo in Croce seguito dalla statua della Vergine Addolorata. Seppure muto, il documento, lascia immaginare l'atmosfera di preghiera, di devozione, dei partecipanti.

Settimana Santa: Iglesias

Santa Caterina di Pittinuri è una delle località turistiche meglio note della provincia di Oristano. Questo centro si è sviluppato attorno alla chiesa di Santa Caterina, ed è dominato da una torre costiera spagnola del XVI secolo. Durante  gli anni ‘ 60 si assiste in questa località  alla costruzione di un albergo, simbolo dell’evoluzione turistica e commerciale in atto nell’isola.

Santa Caterina 1961

Il documento consiste in una sequenza di scene urbane della città di Alghero. Vi appaiono pescatori che rimagliano e piegano le reti, un peschereccio che rientra in porto e una veduta sul lungomare con le mura cinque-seicentesche. Il panorama sulla città mostra il centro storico dal quale emergono il campanile della cattedrale di Santa Maria e la cupola della chiesa di San Michele, in periferia è possibile scorgere la villa Sant’Elia. Nelle vie del centro è una processione religiosa in onore di Sant’Antonio di Padova.

Alghero

Nata a Siligo il 24 giugno del 1934 e morta a Roma il 22 settembre 1994, Maria Carta collabora a lungo con il "Centro studi di musica popolare" dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma e contemporaneamente porta avanti un percorso di ricerca musicale ed etnografica che le vale produzioni e collaborazioni importanti. La sua carriera la porta a rinterpretare con estrema sensibilità il patrimonio musicale sardo e a dedicarsi con discreto successo anche al cinema. Il presente documento, custodito negli Archivi RAI regionali, è da considerarsi pertanto non solo come un importante tassello di memoria della cantante e intellettuale sarda, ma anche una preziosa fonte di musica folkloristica ed etnografica.

Maria Carta in concerto. III parte

Sono documentati i riti che si svolgono tra Tergu e Castelsardo, borgo medievale della Sardegna settentrionale, il lunedì successivo alla Domenica delle Palme (Lunissanti). La giornata inizia con una prima celebrazione nella chiesa di S. Maria a Castelsardo alla quale fa seguito il pellegrinaggio alla volta di Tergu. La processione, che percorre circa 8 km fino alla chiesa di Nostra Signora di Tergu, ha tra le sue fila i ventiquattro membri della confraternita dell'oratorio di Santa Croce di Castelsardo: "l'Apostuli" che procedono incappucciati portando i Misteri che rappresentano la Passione, la Crocifissione, la Morte e la Deposizione di Cristo;"li Cantori" che eseguono il "Miserere", lo "Stabat Mater" e lo "Jesus". Nella Basilica di Tergu gli "Apostuli" presentano i Misteri alla Madonna accompagnati dall'"Attitu". La sera si ritorna a Castelsardo dove il percorso della processione viene illuminato, con notevole effetto scenografico, da fiaccole poste ai lati delle strette viuzze del centro. Infine la processione arriva alla chiesa di S. Maria, dove la cerimonia si conclude con la presentazione ai fedeli dei Misteri.

Castelsardo: Lunissanti

documentazione dei riti della settimana santa e della processione di "s'incontru", la domenica di Pasqua, a Sarule (Barbagia di Ollolai). Le sequenze includono la descrizione del rito di "s'iscravamentu", la deposizione di Cristo dalla Croce che ha luogo nella Parrocchiale, dove giungono, la sera del venerdì santo, i membri delle confraternite e due confratelli vestiti da giudei. Il Cristo ligneo viene schiodato dalla croce e la corona di spine collocata sul capo della Madonna Addolorata. Successivamente il Cristo viene mostrato ai fedeli e messo nella lettiga, ornata da luci e fiori. Ha quindi inizio la processione lungo le vie del paese.

Sarule: riti della Settimana Santa

le immagini documentano la processione che si svolge il pomeriggio della vigilia della seconda domenica di settembre e nella quale viene trasportato il simulacro di Nostra Signora di Regnos Altos, patrona di Bosa, dalla chiesa del castello dei Malaspina, sul colle di Serravalle, alla Cattedrale, percorrendo il quartiere medioevale de "Sa Costa", le cui strade vengono disseminate di "Altarittos", piccoli altari floreali arredati con drappi e bandiere in onore della santa. All'imbrunire del giorno successivo, a conclusione della messa in Cattedrale, la processione ripercorre l'itinerario in senso inverso, riportando il simulacro della santa nella chiesetta in cima al colle.

Bosa: Nostra Signora di Regnos Altos

il documento cinematografico mostra balli eseguiti da gruppi di persone in abito tradizionale a Seneghe e a Maracalagonis. Seguono immagini del municipio di Cagliari, della festa di Sant'Isidoro ad Ardauli e della Settimana Santa di Iglesias.

Danze di Seneghe. Processione ad Ardauli

La Sardegna del documentario è una Sardegna diversa da quella che si è soliti vedere nella pubblicità o nelle cartoline turistiche. Lontano dalle località più rinomate, il filmato accompagna in una terra più autentica, sconosciuta anche a gran parte dei sardi. L'itinerario parte da Santa Margherita di Pula per vivere una piacevole giornata a cavallo lungo le coste di Chia, nella Sardegna meridionale, per poi proseguire nella penisola del Sinis, lungo la costa occidentale della Sardegna, alla scoperta di testimonianze archeologiche e di meraviglie naturali. L'ultima tappa prevede inoltre un interessante percorso lungo  i tortuosi sentieri del Supramonte di Orgosolo, dove tradizione e suggestione diventano una cosa sola, e nella costa orientale, nelle cave del golfo di Orosei.

Un'altra Sardegna

Maria Carta in concerto. I parte

Maria Carta in concerto. II parte

Il programma televisivo Pro Sardigna, edito da Sardegna TV S.r.l, propone un viaggio itinerante nei paesi e nelle cittadine più suggestive e interessanti della Sardegna. Attraverso le voci dei suoi abitanti e dei suoi protagonisti, Pro Sardigna accompagna il fruitore lungo un percorso storico, antropologico e culturale che dispiega il ventaglio completo degli aspetti più interessanti dell'Isola. Il filmato proposto racconta il paese di Santa Giusta, la sua storia e il suo patrimonio culturale.

Pro Sardigna - Santa Giusta

Il programma televisivo Week-end guida lo spettatore in un itinerario della musica jazz, attraverso le splendide immagini panoramiche di Santa Teresa Gallura, Tempio Pausania e Berchidda.
Tra spiagge, turisti e divertimento questi magici luoghi ospitano ogni anno quelli che possono essere definiti i festival  di musica jazz di maggiore importanza nell’isola. Santa Teresa Gallura è ogni anno sede della manifestazione “Musica sulle bocche” mentre a Berchidda si svolge l’altrettanto famoso festival “Time in jazz”, ottime occasioni per vivere in sintonia con i colori e i suoni dell’ambiente circostante.

Week end - In Sardegna a suon di jazz

Si crede e si dice che la Sardegna sia zona fra le più conservative in Occidente. Ciò non è privo di fondamento, soprattutto per quanto riguarda le feste. Ancora oggi è possibile osservare la singolarità delle feste sarde e coglierne il particolare timbro che hanno rispetto a quelle che si celebrano nei continenti che si affacciano sul mare del Mediterraneo.
Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei suggestivi carnevali barbaricini che rievocano riti misteriosi, danze propiziatorie o quello vibrante dei carnevali a cavallo, come quello di Oristano. Hanno grande fascino e attrattiva anche le cerimonie del ciclo della Pasqua. Le cerimonie della Settimana santa, essendo feste liturgiche e paraliturgiche, si caratterizzano per le sacre rappresentazioni che in non poche città e paesi sono scandite dalla polivocalità dei canti confraternali e dalle processioni. Contrassegno basilare di questi eventi è la musica tradizionale, espressione ancora oggi assai viva e variegata

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