Programma con servizi, interviste e ospiti in studio che analizza il fenomeno dei sequestri di persona in Sardegna.
Attraverso la testimonianza di alcune vittime e dei familiari sono analizzati i recenti casi di sequestro (la trasmissione del programma è del gennaio 1971). Tra gli ospiti anche il presidente (senatore Giuseppe Medici) e il vicepresidente (onorevole Ignazio Pirastu) della Commissione parlamentare di inchiesta sul banditismo in Sardegna - istituita nel 1969 - i quali espongono i primi risultati dell'analisi del fenomeno, dovuto a cause di ordine economico e sociale, e anticipano la linea di azione della Commissione che verterà sulla prevenzione e sulla ricerca di soluzioni concrete. Tra i fattori di mutamento del sistema i commissari, nonché l'opinione pubblica, ripongono speranze nei mutamenti di natura economico-sociale che il Piano di rinascita prevede per la società pastorale, ancora basata su consuetudini arcaiche.

Banditismo in Sardegna

Programma con servizi, interviste e ospiti in studio che analizza i problemi dello stagno di Cabras (provincia di Oristano) e, in particolare, dei pescatori abusivi. In base ad una Bolla di Filippo IV di Spagna del 1652 lo stagno passò in proprietà ad una famiglia di banchieri genovesi, i Vivaldi, che finanziarono il monarca per la guerra contro la Catalogna. Nel 1853 i Vivaldi cedettero lo stagno ad un notaio oristanese, Salvatore Carta, i cui eredi, ancora nel 1975, anno di trasmissione del programma, detenevano i diritti di proprietà nonostante un annoso contenzioso, iniziato nel 1855, con il Regio demanio prima e con la Regione Autonoma della Sardegna poi.
Al problema di carattere legale-giudiziario si aggiunse, a partire dagli anni Cinquanta del '900, quello di natura sociale, che trovava espressione nell'attività clandestina della pesca abusiva. Il fenomeno nasceva dallo stato di indigenza dei numerosi pescatori fuoriusciti dal sistema di mezzadria imposto dai proprietari dello stagno; sistema che, oltre a non garantire ai pescatori una percentuale sufficiente del prodotto pescato, si basava su una struttura piramidale rigida e non estranea ad episodi di vessazione e sopruso. In studio affrontano il delicato argomento l'assessore regionale alle finanze Mario Puddu, il sindaco di Cabras Antonio Sanna, il pescatore abusivo Diego Murtas, il rappresentante dei proprietari Aldo Uras e il presidente dei pescatori contestatori Nando Cossu.

Pesci grossi e pesci piccoli

Il 4 ottobre 1987 migliaia di Sardi si recano a Roma per partecipare alla beatificazione di Antonia Mesina, la giovane orgolese massacrata il 17 maggio del 1935, a soli sedici anni, per non aver ceduto ad un tentativo di violenza. Il cronista dell'evento collega il sacrificio della Maria Goretti sarda alla lotta del popolo orgolese, che a Pratobello cercò d'impedire l'occupazione dei pascoli con le basi militari. Il rifiuto della sopraffazione e della violenza sono state le motivazioni fondamentali per la reazione del popolo e della giovane Antonia. Sulla stampa si riporta un'intervista all'ergastolano Graziano Mesina cugino della beata: "Come è possibile che dallo stesso ceppo nascano due alberi così diversi?" - chiede il cronista - "Lo stesso albero - dice Graziano - nasce dritto se si trova in zona riparata ma si incurva se è esposto al vento dell'ingiustizia". Alla cerimonia di beatificazione, officiata da Papa Giovanni Paolo II, partecipano migliaia di Orgolesi, il presidente della Regione Mario Melis, il sindaco di Orgosolo Giovanni Moro e il parroco Antonio Columbu. Sono presenti anche alcuni fratelli della beata e la testimone del massacro Annedda Castangia.

Beatificazione di Antonia Mesina a San Pietro

Nel corso del suo impegno con la Rai e nei lunghi anni in cui guidò come presidente il premio di poesia in lingua sarda "Città di Ozieri", il professor Antonio Sanna scoprì altri poeti divenuti poi famosi e oggi giustamente riconosciuti come innovatori e capiscuola. In questo brano Antonio Sanna parla di poeti emergenti, come Tonino Ledda e delle poesie premiate. Seguono delle letture del professore in sardo e di Tino Petilli in italiano.

Antonio Sanna sulla 22° edizione del Premio Ozieri

Il brano propone diverse interviste: la prima all'Ingegner Messina direttore del cantiere di un cementificio posto alle porte di Sassari, la seconda intervista al dottor Devilla amministratore della Fornace Devilla-Carlini, le ultime due al dott. Mancosu, sindaco di Porto Torrese al al dott. Gigi Atzeni presidente del Consorzio industriale.

La zona industriale di Porto Torres

Francesco Cossiga (Sassari, 26 luglio 1928 – Roma, 17 agosto 2010) è stato un politico, giurista e docente italiano, ottavo presidente della Repubblica dal 1985 al 1992 quando assunse, di diritto, l'ufficio di senatore a vita. A seguito di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri può fregiarsi del titolo di presidente emerito della Repubblica Italiana. È stato ministro dell'Interno nel Governo Andreotti III dal 1976 al 1978, quando si dimise in seguito all'uccisione di Aldo Moro.

Facca a eris : Cossiga n. 09

La puntata è dedicata al tema del pane come alimento, come segno della tradizione e delle identità sarde e alle prospettive del mercato del pane. Intervengono alla trasmissione Antonio Sassu, docente di Economia politica e sino al 2007 presidente del Banco di Sardegna, Maria Gabriella Da Re, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi di Cagliari, e Maria Serrau presidente della Pro Loco di Ussassai.

Passo a due : Pane, n. 14

il filmato documenta la visita in Sardegna del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Ad accoglierlo, nel 1958, a Cagliari e Alghero ci sono le massime autorità e una calorosa folla di persone.

Visita di Gronchi Capo dello Stato

Dopo una breve scheda descrittiva del territorio di Mandas  in compagnia di Nicola Zedda, presidente dalla pro-loco, visitiamo il museo civico locale. Segue la visita nel  convento di S. Francesco dove il sindaco Umberto Oppus ci descrive la struttura.

Pro Sardigna, Mandas

Controgiornale: Lettera al Presidente della Regione Giovanni Del Rio

filmato muto della seconda metà del Novecento sulla festa dei Candelieri di Sassari. Ospite illustre dell'evento è il Presidente della Repubblica Antonio Segni, accolto da una numerosa folla. Il pubblico segue il corteo dei candelieri che si scioglie lungo le strade della città.

Candelieri

Controgiornale: Un'altra lettera al Presidente Del Rio

Il film di  Gianfranco Cabiddu, "Sonos 'e memoria", viene presentato alla 52° edizione del Festival del Cinema di  Venezia. La proiezione  si svolge al Palagalileo davanti ad un vastissimo pubblico particolarmente coinvolto dalla forza delle immagini e dalla straordinaria originalità della colonna sonora eseguita dal vivo. Il film è stato selezionato dal presidente della rassegna Gillo Pontecorvo che aveva già avuto la possibilità di vedere e apprezzare l'opera di Cabiddu  in occasione del premio Solinas. Alla manifestazione partecipano l' Assessore Regionale della Cultura Efisio Serrenti, l'Assessore Regionale del Turismo Salvatore Lai e il commissario dell'Esit Luigi Crisponi.

Sonos 'e memoria. Venezia festival del cinema 1995

Il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi a Nuoro

Il filmato presenta le immagini della cerimonia di apertura dei Giochi della gioventù inaugurati da parte del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Alla manifestazione, tenutasi a Cagliari, partecipano oltre 2000 giovani provenienti da tutto il mondo.
L'unica medaglia ottenuta dalla Sardegna è il bronzo di Erika Sassu, mezzofondista di Ozieri. Gli atleti piemontesi si confermano vincitori come nell'edizione precedente. L'euforia per le performance sportive è accompagnata dalle polemiche dovute alla mancanza, all'interno dello stadio di Sant'Elia, della bandiera dei quattro mori affianco a quella tricolore e a quella del Coni.
Alla cerimonia partecipano le massime autorità regionali e nazionali, politiche e sportive. Oltre al presidente Scalfaro sono presenti anche Federico Palomba, Presidente della Regione, il Ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer e il Presidente del Coni Mario Pescante.

Il Presidente della Repubblica Scalfaro inaugura i giochi della Gioventù a Cagliari

Madre Teresa di Calcutta, nata a Skopje il 26 agosto 1910 e morta a Calcutta il 5 settembre 1997, fondatrice dell'ordine delle Missionarie della Carità, esempio di amore e carità cristiana, è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 con il nome di Beata Teresa di Calcutta. La sua visita a Cagliari rimane negli annali della città come uno degli avvenimenti più toccanti e densi di significato. Il filmato mostra la religiosa albanese durante la sua permanenza a Cagliari, in special modo durante la sua visita al compianto presidente della Regione Autonoma della Sardegna Mario Melis.

Madre Teresa di Calcutta

Visita pastorale di Giovanni Paolo II in Sardegna: incontro all'aeroporto militare di Decimomannu con le massime cariche istituzionali. Il presidente della Regione Mario Melis, il presidente del Consiglio regionale Emanuele Sanna, il ministro della Marina mercantile Ariuccio Carta.

Papa Giovanni Paolo II a Decimomannu - aeroporto militare

Prima puntata della serie "Memorie" - Cinque storie degli anni '60 dal titolo "Primo giro ciclistico della Sardegna".
Il documento, sulla base delle testimonianze di alcuni dei protagonisti, propone un excursus generale sulle prime competizioni ciclistiche professionistiche tenutesi in Sardegna e in particolare sul "Primo giro ciclistico della Sardegna" del 1958 (fine febbraio-inizio marzo). Alle sequenze d'epoca, in bianco e nero, che mostrano ciclisti durante la gara e diversi paesaggi urbani e campestri ospitanti le tappe del percorso, si alternano le interviste all'esperto di ciclismo Luigi Mameli, a Mario Pazzaglia (ex presidente della società sportiva Audax, il cui direttore sportivo, Franco Pretti, organizzò la prima edizione del Giro ciclistico della Sardegna), a Silvana Pretti, all'ex campione Gino Bartali e agli ex ciclisti Ignazio Aru, Natale Pau e Bruno Monti. Alle interviste si aggiunge la testimonianza del giornalista Paolo Valenti.
Il giro fu vinto dal francese Roland. È presente anche uno spezzone di una trasmissione televisiva in cui Bartali e Coppi cantano canzoni goliardiche.

Memorie: Ciclismo

Per la festa della Repubblica il presidente del Consiglio Bettino Craxi visita la Casa- museo di Garibaldi a Caprera e partecipa ad una cerimonia militare alla Maddalena. Craxi coglie l’occasione della vista alla tomba di Garibaldi per replicare a Gheddafi che in qui giorni minacciò azioni di terrorismo contro gli abitanti di Lampedusa.
 “Noi non amiamo le avventure ma la nostra volontà di pace non deve essere scambiata per debolezza” Craxi si rivolge ai giovani “Questa è una stagione di grande importanza, la disoccupazione può essere debellata  e non va persa alcune speranza. L’esempio di Garibaldi - dice Craxi - è oggi particolarmente valido. Fu, infatti, un uomo capace di straordinarie  imprese e di grandi rinunce per il bene dell’Italia” Il discorso del Presidente del Consiglio è pienamente condiviso da Mario Melis soprattutto per la condanna aperta verso il terrorismo e l’impegno per la lotta alla disoccupazione. Melis preannuncia un prossimo vertice col governo che si terrà ad ottobre.

Visita a Caprera del Presidente del Consiglio Bettino Craxi

Varo di Azzurra III, la barca del Consorzio Costa Smeralda destinata ad affrontare la grande sfida velica American’s cup che si terrà in Australia, a Perth. 
Sul molo 12 di Porto Cervo sono presenti oltre all’Aga Khan, presidente del Consorzio, Mario Melis Presidente della Regione, il ministro Giovanni Spadolini, il presidente della Consiglio Regionale Emanuele Sanna, il presidente della Fiat Gianni Agnelli, Luca Cordero di Montezemolo, la Begum Salima, Maria Pia Fanfani, il sindaco di Arzachena Battista Orecchioni, il vescovo di tempio Monsignor Pietro Meloni, il conte Luigi Donà delle Rose, l’ambasciatore australiano a Roma, gli assessori regionali Emidio Casula, Italo Ferrari, Giorgio Carta.

Varo di Azzurra III

intervista e incontro a Cagliari in viale Trento tra l'Aga Khan e il presidente della Regione Mario Melis. Il principe Karim manifesta al presidente Melis l'interesse e l'impegno del gruppo Ciga ad avviare nuove iniziative nell'Isola. "Esiste una disponibilità da parte dell'imprenditore privato - dice - a svolgere in Sardegna un ruolo sempre più ampio in campo turistico". La stampa riporta alcune indiscrezioni su un probabile interessamento dell'Aga Khan per l'ippodromo del Poetto di Cagliari. ll principe, oltre al presidente Melis, aveva incontrato il sindaco di Cagliari Paolo De Magistris.

Incontro tra l’Aga Khan e il presidente Mario Melis

Nel filmato si documenta la visita di una delegazione di amministratori regionali sardi alla comunità di emigrati presente in Argentina.
Tra le molte iniziative l'incontro con il presidente della repubblica Menem che testimonia l'attenzione del governo di Buenos Aires verso i sardi ormai da diverse generazioni integrati nel tessuto economico e sociale dell'Argentina.

Sardi uniti nel paese del tango

Il filmato propone una suggestiva rievocazione dell'eccidio di Buggerru. Durante la commemorazione vennero disposte sulla piazza principale del paese tre sculture in pietra di Pinuccio Sciola realizzate in memoria dei tre operai uccisi nel corso di uno dei primi scioperi organizzati in Italia all’inizio del '900. Il Presidente della Regione, Mario Melis, donò alcune copie del documentario al sindaco di Buggerru.
Nel filmato, oltre alla cronaca della giornata, vengono ricostruiti i  fatti accaduti a Buggerru utilizzando fotografie e documenti dell'epoca.
Dalla ricostruzione storica emerge la dimensione dell'attività mineraria e quella delle condizioni lavorative disumane a cui i lavoratori venivano sottoposti. Nel documento vengono messe in luce le grandi potenzialità del territorio di Buggerru e le difficoltà legate allo sviluppo di esse a causa della presenza di un ambiente degradato da un attività estrattiva indiscriminata. Negli anni ottanta anni si comincerà a parlare di archeologia industriale e della possibilità di restaurare, per fini culturali e turistici, le strutture minerarie oramai in disuso. Il documentario, realizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con la sede Rai di Cagliari, è stato  presentato al pubblico  nel corso di una cerimonia tenutasi nella Cittadella dei Musei di Cagliari.

1904-1984 Dai fatti di Buggerru l'eredità della miniera

i sardi in Maremma sono perfettamente integrati tra la popolazione toscana, ma conservano tradizioni e cultura della terra d'origine. Ogni anno si svolge un incontro con le comunità locali per favorire la reciproca conoscenza. Il filmato, girato nel Grossetano e a Castiglion della Pescaia, documenta una visita del presidente della regione Mario Melis, particolarmente attento a tenere saldo il forte legame di appartenenza tra il mondo dell'emigrazione e la regione sarda. "I nostri conterranei che vivono fuori dai confini della Sardegna -sosteneva- devono essere considerati gli ambasciatori delle nostra cultura e rappresentano un'insostituibile ricchezza per tutti i sardi residenti"

Sardegna in Maremma

telecronaca della cerimonia religiosa e civile in onore di San Francesco. L'evento ha luogo presso la basilica patriarcale di Assisi intitolata al Santo, nella data della memoria liturgica, il 4 ottobre, nell'anno 1963. Secondo tradizione ogni anno i comuni italiani rendono omaggio al Santo e offrono l'olio che alimenta la lampada votiva accesa davanti alla sua tomba. Per l'anno 1963 l'omaggio è offerto dai comuni della Sardegna, rappresentati dai sindaci di Cagliari, Nuoro e Sassari. Oltre ai rappresentanti della Sardegna, che partecipano alla cerimonia dalla tribuna di San Stanislao, sono presenti numerose autorità civili e religiose: il ministro della sanità Angelo Raffaele Jervolino, il presidente del Consiglio regionale sardo Agostino Cerioni nonché tutti gli arcivescovi e vescovi dell'isola.

Assisi: offerta lampada votiva - I parte

Assisi: offerta lampada votiva - II parte

L'anniversario della morte di Antonia Mesina (17 maggio del 1935) viene ricordato con una festa in onore della beata nelle campagne di Orgosolo. Partecipa il Presidente della Regione Mario Melis accompagnato dal capo ufficio stampa Paolo Pillonca.

Festa campestre in onore di Antonia Mesina

Il filmato mostra la visita del Presidente della Regione Mario Melis e dell'Assessore dell’industria Gabriele Satta presso l'osservatorio astronomico realizzato sui monti di Capoterra. Si tratta di una struttura tecnologicamente avanzata che consente di realizzare, grazie alle sue sofisticate attrezzature, importanti ricerche nel campo della micrometeorologia e della radiometria solare. Presente all'evento anche il Rettore dell'Università di Cagliari Duilio Casula.

Osservatorio astronomico

Dalla serata del 5 luglio 2008, sapientemente diretta da Romano Cannas, in cui la DigitalLibrary della Regione Sardegna è presentata al pubblico del Festival Letterario della Sardegna (Gavoi, 4–6 luglio), emergono importanti riflessioni sul passato e sul futuro dell'Isola con l'aiuto di ospiti importanti come Marcello Fois, scrittore, Sergio Naitza, critico cinematografico, Maria Antonietta Mongiu, Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Salvatore Lai, sindaco di Gavoi, e Renato Soru, presidente della Regione Sardegna. Nel corso della serata vengono mostrati al pubblico i contenuti digitali presenti sulla DigitalLibrary: pubblicazioni, audio, immagini e filmati, fra i quali, solo per citarne alcuni, "I Giovani di Ollolai" (1967) di Vincenzo Cannas e "La Sardegna. Un itinerario nel tempo" (1963) di Giuseppe Dessì. Il sito web della DigitalLibrary è, come affermato dall'assessore Mongiu e dal governatore Soru, non solo una possibilità di combattere i luoghi comuni su una Sardegna vista come scevra da gioia e da sorrisi, ma anche un'opportunità di raccontare il "passato che si fa presente" e di vedere la contemporaneità che diventa storia, etnografia e letteratura sotto i nostri stessi occhi.

Presentazione Sardegna DigitalLibrary, 2

Il presidente della Regione Mario Melis inaugura il circolo dei sardi a Fiorano Modenese. La comunità  presente nel centro emiliano è particolarmente numerosa ed è  perfettamente integrata con la società del luogo.

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