Terza puntata della serie "Memorie" - Cinque storie degli anni '60 dal titolo "La scoperta della Gallura".
Attraverso le testimonianza di alcuni personaggi che tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta giunsero in Gallura, per il tramite del principe Karim Aga Khan, si analizza il fenomeno Costa Smeralda. Immagini degli anni '60 illustrano panoramiche della costa, del mare e degli edifici che venivano costruiti dal Consorzio Costa Smeralda, istituito nel 1962 dal principe ismaelita e da alcuni facoltosi imprenditori stranieri. La tipologia costruttiva degli impianti ricettivi, destinati (come afferma l'Aga Khan in un'intervista) non solo ad un turismo elitario ma di massa, si sarebbe ispirata a quella isolana, attraverso i risultati di una ricerca semestrale sulla storia e sull'architettura della Sardegna.

Memorie: Costa Smeralda

Documentario che propone un'alternativa al turismo di massa e al turismo di élite attraverso un itinerario naturalistico in tre zone "incontaminate" della Sardegna. La prima tappa ha luogo tra l'Oristanese e il Montiferru, nella parte centro-occidentale dell'isola, nello stagno di Sale Porcus: nell'habitat palustre si è stabilita una colonia di circa 2000 fenicotteri, gli osservatori ne ammirano e descrivono i movimenti. L'itinerario prosegue nei boschi del Gennargentu e nella foresta di Montarbu (Sardegna centrale) alla ricerca di mufloni, cinghiali e avvoltoi. L'ultima tappa si svolge nel golfo di Orosei (Sardegna centro-orientale), lungo le coste di Cala Gonone, nel tentativo, straordinariamente riuscito, di avvistare alcuni esemplari di foca monaca.

Sulle orme degli animali africani - Safari in Sardegna

Lungo un tratto costiero di selvaggia e intatta bellezza, la Costa di Teulada, si trova la spiaggia di Tuerredda, assai frequentata e nota, presente sulle principali guide turistiche. A poche centinaia di metri dalla spiaggia si incontrano i primi furriadroxus (dal verbo furriài, ritirarsi, abitare), le tipiche case locali, appartenenti all'agglomerato di Malfatano. Le persone che ancora oggi vivono nei furriadroxus sono tutti uomini, scapoli e con un'età media di più di sessant'anni. Vivono una quotidianità scandita dall'attività legata all'allevamento e all'agricoltura di sussistenza, fatta di collaborazione reciproca, ma anche di solitudine e marginalità. Il film racconta il microcosmo di questi abitanti, mettendo a fuoco alcuni momenti della loro cultura e del loro stile di vita, proprio durante il mese di agosto, quando la prossimità e il contrasto con la massa dei turisti che affollano la spiaggia di Tueredda sono particolarmente accentuati.
Il film è disponibile per la visione integrale sulla piattaforma ISRECINEMA on demand alla quale è possibile accedere dal sito ufficiale dell'ISRE: www.isresardegna.it
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Furriadroxus (trailer)

Nella sommità del colle di Tuvixeddu, si trova il Villino Mulas-Mameli (già Villino Massa). L'edificio, fabbricato attorno al 1900 sui resti di un'antica fattoria, si sviluppa su due livelli e presenta un prospetto in forme liberty con un torrino quadrato sulla sinistra Il villino è circondato da giardino disposto su terrazze a vari livelli, dove si trovano cipressi, pini, palme e altre specie arboree.

Cagliari, villa Mulas

il documentario ricorda la figura dell'antropologo sardo Michelangelo Pira. Sono due i principali interventi attraverso cui viene ricordata e descritta la figura dell'intellettuale sardo: quello del sociologo-giornalista Gaspare Barbiellini Amidei e quello dell'antropologo L. M. Lombardi Satriani. Essi rimarcano soprattutto l’importante progetto antropologico del Pira di riaffermazione dell'identità etnica e culturale dei sardi: questa riaffermazione, che passa anche attraverso la lingua sarda non più vista come subalterna a quella italiana, secondo Pira deve essere vissuta all'interno del processo di modernizzazione che necessariamente coinvolge la Sardegna.
Il documentario pone in luce anche l'importanza di Michelangelo Pira come giornalista. Egli vedeva nei mezzi di comunicazione di massa, quali radio e televisione, importanti strumenti per portare avanti il suo progetto sull'identità. In particolare si ricorda la sua coordinazione del Controgiornale, importante trasmissione radiofonica di Radio Sardegna andata in onda alla fine degli anni Sessanta.
All'interno del documentario si trovano brani tratti da: La Festa, la farina, la forca di Giuseppe Mantovano; Padre Padrone di P. e V. Taviani; Controgiornale di Radio Sardegna.

Visti da fuori - Michelangelo Pira

Servizio che illustra il nuovo modo di vivere le vacanze, attraverso il turismo di massa (nelle sue varianti: sociale e industrializzato). Caratteristiche principali di tale attività sono la pianificazione dei tempi e l'organizzazione delle risorse: le agenzie di viaggio offrono dei "pacchetti", prodotti che includono tutti gli aspetti della vacanza, dal viaggio al soggiorno alle escursioni. Espressione di questa nuova visione della vacanza è il sorgere, in particolare lungo le coste, di villaggi turistici e complessi alberghieri.

Andar da soli o come pacchi postali

Il Messaggero Sardo Magazine intende valorizzare la cultura isolana e le esperienze di alcuni sardi che, anche dopo essere emigrati, conservano tuttora un forte legame con la propria terra d'origine.
La puntata analizza il clima post-elezioni Regionali e Europee attraverso le interviste a Gianni Massa, Direttore del Messaggero Sardo, e al Professor Vittorio Dettori, docente di microeconomia dell'Università di Cagliari.

Messaggero Sardo Magazine : 015

La signora Maria Cavalleri massaia e contadina, abile tessitrice, racconta momenti di vita condivisi con l'intera comunità di Orroli.

Orroli, intervista a Cavalleri Maria

Il 22 ottobre 2008 la vasta area del cagliaritano è stata colpita da una terribile alluvione. Il Corpo Forestale ha eseguito le riprese dall'elicottero, focalizzando l'attenzione soprattutto sul territorio più colpito: quello di Capoterra. Le immagini aiutano a comprendere quanto sia stata grande la devastazione causata dalla grande massa di acqua, fango e detriti che, da monte, si è riversata sino alla costa trascinando tutto ciò che incontrava al suo passaggio. Quattro persone hanno perso la vita (una quinta è morta nell'agro di Sestu) e i danni alle abitazioni, alle infrastrutture e ai beni mobili sono incalcolabili. Il filmato rappresenta una testimonianza senza commento audio che aiuta a comprendere i gravi danni.

Alluvione nel comune di Capoterra, 22 ottobre 2008

La Stintino della pesca alle aragoste e della Tonnara, prima dell'avvento del turismo di massa. Il tutto nelle parole di Agostino Diana, che della Tonnara è stato l'ultimo Rais.

Stintino, intervista a Oggiano Giacomo

Il racconto del signor Sideri si concentra  sul mondo agricolo di quei tempi e sui diversi mestieri che vi gravitavano intorno. Interessantissima la spiegazione de "S'accodrai", ovvero fare il massaio per conto dei padroni con una paga che dipendeva dalla resa del raccolto.

Ussaramanna, intervista a Sideri Tullio

Lungoni, nome in gallurese di S.Teresa, nelle parole del suo sindaco: Piero Bardanzellu. Il racconto, ricco di aneddoti, ci offre interessanti dettagli sulla storia della fondazione del borgo, l'arrivo del turismo di massa e le prospettive future.

Santa Teresa di Gallura, intervista a Bardanzellu Piero

Caterina Sini ha superato la soglia dei cento anni e vanta ancora una memoria di ferro. Ci racconta con lucidità la storia della sua famiglia e della Castelsardo di un tempo, prima della venuta del turismo di massa.

Castelsardo, intervista a Caterina Sini

Massaia, la signora Maddalena Citzia ha svolto fin dall'infanzia qualsiasi tipo di lavoro faticoso consentito alle donne. Si sposa in giovane età  nonostante il parere contrario dei suoceri, andando incontro, assieme al marito, ad un lungo periodo di difficoltà economiche e solitudine. A questo riguardo ricorda la loro prima casa, gli enormi sacrifici, la mancanza di figli e le sofferenze superate con il lavoro e l'impegno di entrambi.

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