Il primo di maggio un variopinto corteo formato da carri addobbati, chiamati "Traccas", e da cavalieri in costume provenienti da tutta l'Isola, 
sfila per le strade di Cagliari accompagnato dai suoni e dai canti della Sardegna. 
Cinque chilometri di costumi multicolori per uno dei più imponenti spettacoli folkloristici del mondo in onore di uno dei Santi più venerati dell'Isola, Sant'Efisio. Proprio al Santo è dedicato tutto l'apparato religioso e profano
che accompagna il simulacro al quale tutta la città di Cagliari tributa alti onori, simbolo di una devozione di tradizione secolare.

Sagra di S. Efisio 1967

Il 4 ottobre 1987 migliaia di Sardi si recano a Roma per partecipare alla beatificazione di Antonia Mesina, la giovane orgolese massacrata il 17 maggio del 1935, a soli sedici anni, per non aver ceduto ad un tentativo di violenza. Il cronista dell'evento collega il sacrificio della Maria Goretti sarda alla lotta del popolo orgolese, che a Pratobello cercò d'impedire l'occupazione dei pascoli con le basi militari. Il rifiuto della sopraffazione e della violenza sono state le motivazioni fondamentali per la reazione del popolo e della giovane Antonia. Sulla stampa si riporta un'intervista all'ergastolano Graziano Mesina cugino della beata: "Come è possibile che dallo stesso ceppo nascano due alberi così diversi?" - chiede il cronista - "Lo stesso albero - dice Graziano - nasce dritto se si trova in zona riparata ma si incurva se è esposto al vento dell'ingiustizia". Alla cerimonia di beatificazione, officiata da Papa Giovanni Paolo II, partecipano migliaia di Orgolesi, il presidente della Regione Mario Melis, il sindaco di Orgosolo Giovanni Moro e il parroco Antonio Columbu. Sono presenti anche alcuni fratelli della beata e la testimone del massacro Annedda Castangia.

Beatificazione di Antonia Mesina a San Pietro

L'anniversario della morte di Antonia Mesina (17 maggio del 1935) viene ricordato con una festa in onore della beata nelle campagne di Orgosolo. Partecipa il Presidente della Regione Mario Melis accompagnato dal capo ufficio stampa Paolo Pillonca.

Festa campestre in onore di Antonia Mesina

Album illustrato a colori da artista anonimo, ricordo donato "Al Cav. Carlo Lanfranco Ispettore della Banca d'Italia, che destinato a reggere per breve tempo la succursale di Sassari, seppe in difficili circostanze e con opera equanime, attiva, oculata ridonare al paese la fiducia in sè stesso e rapidamente riaffermare il prestigio del suo Istituto riacquistandogli copia di simpatia, i Cittadini della Provincia di Sassari memori e grati offrono. Sassari li Maggio 1902". Formato da 48 pp. mss. su cartoncino che contengono le firme di illustri cittadini di Sassari, Nuoro, Tempio, Alghero, Ozieri, Castelsardo, Ittiri, Nulvi, Ossi, Ploaghe, Porto Torres, Sorso, Bonorva, Pozzomaggiore, Thiesi, Villanova, Fonni, Dorgali, Gavoi, Orani, Siniscola, Benetutti, Bono, Mores, Oschiri, Pattada, Aggius, Calangianus, Maddalena.

Album manoscritto dei primi del '900

Opera che riporta la pratica del canto e della musica nel suo contesto esecutivo, realizzata da cantori di alto livello tecnico/estetico e riportante lo stile attuale del canto a chitarra con accompagnamento di chitarra sola ad arpeggio, realizzato da tre cantadores di generazioni diverse (Denanni, Giallara, Salis), interpreti di tre stili vocali differenti tra loro.

Sennariolo, Gara a Chitarra 17 maggio 2008

Dell'uso dei nuraghi. Conferenza tenuta a Villacidro il 2 maggio 1909 da Francesco De Rosa

Il giornale è pubblicato dalla cooperativa "Messaggero Sardo", che dal mese di novembre del 1974, ininterrottamente, cura la realizzazione, la stampa e l'invio del mensile "Il Messaggero Sardo" agli emigrati sardi nel mondo e alle loro famiglie. Attualmente il giornale viene stampato in circa 75.000 copie, che vengono spedite in oltre 74 Paesi.

Il Messaggero Sardo, maggio 2010

La raccolta è stata acquistata nel 1989 da un collezionista privato insieme a diversi oggetti di interesse etnografico. E' costituita da 41 stampe fotografiche positive originali montate su cartoncino. Sulle immagini sono indicati i nomi degli autori che le hanno realizzate e qualche dato cronologico – geografico. La raccolta è costituita per lo più da ritratti raffiguranti individui singoli o in gruppo di varie fasce di età e di entrambi i sessi, ripresi in interni di studi fotografici. Alcune immagini sono riprese in esterni che documentano raduni festivi, e attività lavorative.

Funerale delle vittime degli scontri con i carabinieri dell'11 maggio 1920

Zoom. I fatti raccontati dai protagonisti III : Armando Pietrella e Rosa Maria Maggio, n. 15

Puntata sulla libertà di stampa, in occasione della giornata dell'informazione del 9 maggio 2009. A pochi giorni dalla notizia che l'Italia è stata inserita da "Freedom House", associazione americana per la difesa  la libertà di stampa, tra i paesi del mondo "parzialmente liberi", se ne parla con il segretario nazionale della Federazione della stampa, Franco Siddi, il giornalista e conduttore di 
"Ballarò" Giovanni Floris, lo scrittore Salvatore Mannuzzu.

Zoom. I fatti raccontati dai protagonisti serie III : La libertà di informazione, n. 23

Il giornale è pubblicato dalla cooperativa "Messaggero Sardo", che dal mese di novembre del 1974, ininterrottamente, cura la realizzazione, la stampa e l'invio del mensile "Il Messaggero Sardo" agli emigrati sardi nel mondo e alle loro famiglie. Attualmente il giornale viene stampato in circa 75.000 copie, che vengono spedite in oltre 74 Paesi

Il Messaggero Sardo, maggio 2005

Il cavallo sardo ha una storia molto antica: dal passato legato al lavoro, ad un presente fatto di corse e successi. Il binomio che lega il cavallo alla Sardegna non può non annoverare tutte le feste principali che si svolgono tutto l’anno sull’Isola e richiamano fantini e quadrupedi da tutta la Regione. Non meno emozionanti sono le evoluzioni in cui i cavalieri si cimentano, sprezzanti del pericolo, durante le pariglie coi loro animali lanciati a tutta velocità, mentre loro regalano al pubblico geometrie umane mozzafiato. Cosi com’è impossibile pensare al cavallo senza contestualizzarlo nella festa di Sant’Efisio, che ogni primo di maggio si svolge a Cagliari, o la Cavalcata sarda che popola e colora le vie di Sassari. Assordanti risuonano gli applausi del pubblico quando cavalieri ed amazzoni centrano la stella durante la Sartiglia di Oristano. Tutti elementi e scenari che in una sola parola si riassumono con Sardegna. Il cavallo sardo non ha certo bisogno di presentazione, ma un video aiuta ad esportare le immagini di una regione ricca di tradizioni, unite al folklore e alla passione. Le feste, le corse, le processioni, le sagre hanno tutte un unico comune denominatore: il cavallo, patrimonio che l’isola custodisce con giustificata gelosia. I flash che il filmato offre sui vari momenti che si vivono in Sardegna servono a mostrare quanto da nord a sud dell’isola il cavallo venga “utilizzato” e apprezzato.

Il cavallo in Sardegna

Iskelios e ammentos 10 Maggio 2008: II parte

Iskelios e ammentos 10 Maggio 2008: I parte

Nel maggio del 1950 le Camere del lavoro organizzarono a Cagliari, al Teatro Massimo, il primo Congresso del popolo sardo. Fu un momento di grande consapevolezza politica e programmatica. Per la prima volta infatti il mondo del lavoro portava all'attenzione del neonato Consiglio Regionale le istanze più immediate per avviare un progetto concreto e condiviso di rinascita sociale ed economica dell'Isola.
Nel documentario si cerca di ricreare l'atmosfera di  grande mobilitazione (siamo all'indomani dei grandi movimenti di occupazione delle terre) attraverso le testimonianze di chi partecipò da protagonista all'evento.

Il congresso del popolo sardo

Il Messaggero Sardo, maggio 1985

Il Messaggero Sardo, maggio 1989

Il Messaggero Sardo, maggio-giugno 1972

Il Messaggero Sardo, maggio 1988

Il Messaggero Sardo, maggio 1973

Il Messaggero Sardo, maggio 1980

Il Messaggero Sardo, maggio 1977

Il Messaggero Sardo, maggio 1975

Il Messaggero Sardo, maggio 1971

Il Messaggero Sardo, maggio-giugno 1986

Il Messaggero Sardo, maggio-giugno 1979

A distanza di quarant'anni la trasmissione ripercorre i momenti più significativi del 1968, e lo fa attraverso i racconti dei protagonisti: uomini e donne del panorama artistico, intellettuale e politico sardo tra cui Pietro Soddu, Maria Lai, Pinuccio Sciola, Pietro Clemente, Maria Paola Masala. Aneddoti, riflessioni e curiosità su un anno che ha cambiato profondamente la storia. In questa puntata si parla del movimento studentesco negli anni Sessanta, della contestazione francese (il cosiddetto "Maggio Francese"), delle lotte giovanili in Italia

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