Sardegna isola parco
Titolo:
Sardegna isola parco
Autore: Mocci Davide
Regia: Mocci Davide
Montaggio: Mocci Davide
Musiche: Casa Paolo
Tecnico audio: Mocci Davide
Riprese: Mocci Davide
Fotografia: Mocci Davide
Testi: Mocci Davide
Voce: Capone Claudio
Autore: Mocci Davide
Regia: Mocci Davide
Montaggio: Mocci Davide
Musiche: Casa Paolo
Tecnico audio: Mocci Davide
Riprese: Mocci Davide
Fotografia: Mocci Davide
Testi: Mocci Davide
Voce: Capone Claudio
Editore:
Rai Tre Geo & Geo
Data di registrazione: 1999/08
Data di registrazione: 1999/08
Comune:
Alghero, Baunei, Baunei, Cabras, Dorgali, Fonni, Gesturi, Orgosolo, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Ulassai
Località: Santa Maria Navarrese
Tipologia: documentari
Argomento: Ambiente e territorio, Archeologia, Flora e fauna, Luoghi della cultura, Storia e tradizioni
Lingua: italiano
Località: Santa Maria Navarrese
Tipologia: documentari
Argomento: Ambiente e territorio, Archeologia, Flora e fauna, Luoghi della cultura, Storia e tradizioni
Lingua: italiano
Descrizione:
Il documentario mostra alcune tra le più suggestive località dell'isola tra meraviglie naturali e antichissime creazioni dell'uomo. Il Parco del Gennargentu, colto durante la stagione primaverile e nel corso del freddo inverno imbiancato dalle abbondanti nevicate, il maestoso canyon di Gorroppu con le sue alte pareti rocciose, e la gola di Tiscali con il suo villaggio nuragico. L'autore esplora i caratteristici tratti costieri tra i più belli del Mediterraneo, le cale e i fondali marini., le grotte sul mare come quelle di Nettuno ad Alghero. Il documentario prosegue alla scoperta del parco del Montiferru-Sinis, dell'antica città di Tharros, del museo della tecnologia contadina a Santulussurgiu, e delle numerose lagune del Sinis, ricchissime di avifauna.
Il silenzioso quasi irreale parco della giara di Gesturi, i meravigliosi scenari naturali e gli ultimi cavallini selvatici di tutto il continente Europeo fanno da chiusura al documentario.
Il silenzioso quasi irreale parco della giara di Gesturi, i meravigliosi scenari naturali e gli ultimi cavallini selvatici di tutto il continente Europeo fanno da chiusura al documentario.